Grillo mette il passamontagna e provoca ancora: "Reparto d'assalto"

Il comico genovese posta la foto di un uomo col passamontagna e rincara la dose dopo le polemiche: "Restiamo in attesa delle brigate dei tombini e dei marciapiedi"

Grillo mette il passamontagna e provoca ancora: "Reparto d'assalto"
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Sui social il dubbio non è stato ancora sciolto: è lui o è una sorta di controfigura? Sta di fatto che l'ennesima provocazione di Beppe Grillo non è passata inosservata e ha alimentato ulteriormente le polemiche delle ultime ore. Le sue parole alla manifestazione a Roma del Movimento 5 Stelle contro la precarietà hanno aperto un vero e proprio caso: tra brigate di cittadinanza e passamontagna la sua uscita ha fatto assai discutere e ora lo stesso comico su Facebook ha rincarato la dose senza fare alcun passo indietro.

Grillo ha postato la foto di un uomo che indossa un cappello mimetico, una giacca militare, una maglietta con il simbolo del M5S, gli occhiali da sole e un passamontagna. Un altro dettaglio che non è sfuggito è il cartello esposto con la scritta "Brigata di cittadinanza, reparto d'assalto". Il tutto accompagnato da una descrizione nel post e un messaggio sotto la foto: "Brigata 'Riparazione panchine'. Restiamo in attesa delle brigate dei tombini e dei marciapiedi".

In tal modo il co-fondatore dei 5 Stelle è tornato sulla bufera di ieri pomeriggio e ha voluto ironizzare sul dibattito scatenato in seguito alle sue dichiarazioni. Ieri ha spronato gli italiani a reagire di fronte alle problematiche in tema di occupazione, forse nervoso per l'addio al reddito di cittadinanza previsto dal governo guidato da Giorgia Meloni. Il suo ritorno sul palco ha provocato reazioni di grande sconcerto non solo nel centrodestra ma anche tra le opposizioni.

Dall'esecutivo ha fatto sentire la sua voce Guido Crosetto. Il ministro della Difesa ha fatto notare che Grillo era sparito dai radar e con l'uscita di ieri si è preso di nuovo la scena, rendendosi però protagonista di affermazioni alquanto discutibili: "Ha poco da dire e di nulla gli importa. Ma deve guadagnarsi il 'vitalizio' di partito. Allora si inventa brigate e passamontagna. Cosi può tornare a casa in Sardegna e lasciarci a commentare. Merita solo indifferenza e non fa nemmeno più ridere".

Alla testa del corteo grillino ha timbrato la presenza anche Elly Schlein, che alla fine ha deciso di scendere in campo e di farsi fotografare al fianco di Giuseppe Conte. La sua partecipazione ha messo in moto una serie di irritazioni e mal di pancia nella minoranza interna: nel Partito democratico è scoppiata l'ira contro la scelta del neo-segretario, accusato di essersi infilato "con tutte le scarpe nella trappola" del M5S. Senza dimenticare che alcuni big - da Lorenzo Guerini a Pina Picierno - hanno voluto precisare la loro posizione.

Nel Pd fioccano polemiche e anche una fuga di assoluto rilievo: Alessio D'Amato si è dimesso dall'Assemblea nazionale del Pd. Per l'ex assessore del Lazio "è stato un errore politico" partecipare alla manifestazione dei 5 Stelle: "Brigate e passamontagna anche no. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica".

La Lega ha puntato il dito contro le "sconcertanti parole" di Beppe Grillo e ha annotato il silenzio che si registra da parte di Schlein: "Dica se Grillo è un compagno che sbaglia. Da che parte sta la segretaria dem?".

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