Davanti ai dati ufficiali dell’Inps, la narrazione assistenzialista montata ad hoc da Giuseppe Conte e soci crolla come un gigantesco castello di carta. Perfino il leader del Movimento 5stelle, sostenitore accesso e convinto difensore del reddito di cittadinanza, dovrà fare un passo indietro. L’assegno grillino, la bandierina ideologica sventolata a comando dagli esponenti pentastellati, è costata oltre 34,5 miliardi di euro. La fonte non è una “pericolosa” analisi confezionata dalla maggioranza: il dato abnorme dello spreco grillino emerge da un’analisi statistica pubblicata ieri dall’Osservatorio dell’Inps.
Confermati, una volta per tutte, gli enormi danni economici e politici che il reddito di cittadinanza ci ha lasciato, è tanto drammatico quanto importante scendere nel dettaglio dei numeri dell’Inps. La spesa complessiva di oltre 34,5 miliardi – già enorme di per sé – fa riferimento al periodo tra aprile 2019 e dicembre 2023, data di esaurimento della misura assistenzialista grillina. In questi quasi quattro anni di riferimento i famigli che hanno usufruito dell’assegno pentastellato sono stati 1.121.690, per un importo medio di 540,38 euro al mese. Più precisamente nel mese di dicembre 2023 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza sono stati 598mila mentre i nuclei beneficiari di Pensione di Cittadinanza 124 mila, per un totale di un 722 mila nuclei ovvero 1,56 milioni di persone. I numeri sono così divisi: 1,09 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 270 mila nelle regioni del Nord e 200 mila in quelle del Centro.
L’importo medio erogato nel mese di dicembre 2023 è di 551 euro con un differenziale di poco meno di 300 euro tra l’importo RdC (602 euro) e l’importo PdC (305 euro). Poco meno del 60% dei nuclei percepisce un importo mensile fino a 600 euro mentre all’estremo opposto l’1,2% percepisce un importo mensile superiore a 1.200 euro. Dati spaventosi che devono essere letti in combinato disposto con i numeri delle singole regioni italiane. La regione con il maggior numero di nuclei percettori è la Campania (22% delle prestazioni erogate), seguita da Sicilia (19%), Puglia (10%) e Lazio (10%); nelle quattro regioni citate risiede oltre il 60% dei nuclei beneficiari.
I numeri dell’Inps, oltre a certificare tutti gli sprechi della misura grillina per eccellenza, confermano un dato che, se possibile, è ancora più rilevante.
L’analisi sul reddito di cittadinanza, infatti, ci offre l’immagine plastica del fallimento di una intera politica assistenzialista iniziata con Beppe Grillo e portata avanti da Giuseppe Conte e compagni. Il fallimento dei tanti, forse troppi, sostenitori politici e mediatici che per quattro anni hanno seguito le orme grilline.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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