Recentemente Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente del Brasile, si è lamentato del fatto che, quando è in Italia e viene invitato a pranzo al Quirinale, mangia poco. Certo, per le sue prossime visite in Italia, potremmo consigliargli una buona trattoria a Trastevere, dove si potrà rimpinguare quanto vuole, oppure potrebbe gustarsi il Podio dove ogni settimana ci cuciniamo a puntino piatti davvero prelibati.
Oggi, per esempio, abbia un menù davvero ghiotto. Partiamo dalla prima portata… al terzo posto abbiamo i demagoghi da 9 euro. Vi chiederete: netti o lordi? Il buffo è che non lo sanno nemmeno loro. Prendete, per esempio, Chiara Gribaudo, prima firmataria della proposta sul salario minimo. Invitata a parlarne a Radio 24, la vice presidente del Pd, molto vicina a Elly Schlein, ha fatto una gran confusione. Tanto che Walter Rizzetto di Fdi le ha dovuto spiegare la differenza tra netto e lordo. C’è da dire che di confusione ce n’è davvero tanta in tutta l’opposizione. Anche Giuseppe Conte non scherza. In una intervista al Corriere della Sera ha detto che “la Meloni non crede al salario minimo per legge perché guadagna indennità che ammontano a trenta volte il salario minimo”. In pratica le stesse che prendeva lui quando sedeva a Palazzo Chigi. Che populismo! Per questo si becca il terzo posto.
A proposito di populismi, parliamo della Schlein. Ai comizi continua a chiedere provocatoriamente: "Dov'era la destra di Giorgia Meloni qualche anno fa quando bisognava rinegoziare in Europa sulla riforma di Dublino?". Glielo spieghiamo noi: non era entrata al Parlamento europeo visto che alle elezioni europee del 2014 Fratelli d’Italia non era riuscito a superare la soglia di sbarramento. Meglio non infierire sui dem. Lasciamo piuttosto che si crogiolino nei loro “successi”. Tipo la genialità di imporre il limite di velocità di 30 chilometri all’ora a Bologna. Un vero flop! Il sindaco Matteo Lepore è stato bocciato pure dai suoi stessi cittadini. Così finisce al secondo posto del podio.
In cima al podio, questa settimana, c’è Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, il rapper. Quello che anni fa, mentre si trovava in carcere, se ne usciva con una canzone dal titolo “Fuck la pula”. Un testo da Premio Nobel per la letteratura. Inizia così: “Dissing alla pula e ai caramba / Non ce l'ho con voi / Però ce l'ho con le vostre divise di merda / Da bruciare proprio, eh”. Nei giorni scorsi ha scritto un post altrettanto violento . Leggete qui: “Salvini e Sardone dovete morire - ha scritto sui social - non ha senso la vostra vita in questa terra”. E poi ancora: “Sappiate che ogni musulmano per il suo Dio è pronto a morire. In Italia gli immigrati sono stati troppo gentili con voi”. È l’esempio perfetto dei cattivi maestri di oggi che riempiono la testa di violenza e odio ai più giovani.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.