I pirati della strada costano due miliardi. Ma lo Stato recupera solo l'1%

I risarcimenti da guidatori non assicurati sono coperti dal Fondo per vittime. Il progetto per arrivare al 10%

I pirati della strada costano due miliardi. Ma lo Stato recupera solo l'1%
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Due miliardi che lo Stato non riesce assolutamente a recuperare. Quel che l'Agenzia delle entrate recupera, dopo anni e anni sfiancanti di carte bollate, pignoramenti e decreti ingiuntivi, è l'1% di quanto anticipato dal Fondo di garanzia per le vittime della strada. Briciole. Spiccioli, rispetto alla voragine creata dagli incidenti provocati dalle auto non assicurate.

È un tema che sfugge ai radar dell'opinione pubblica, ma una seria spending review dovrebbe toccare anche questo incredibile capitolo. Che succede se il guidatore uccide qualcuno ma non ha la polizza sul cruscotto? Nove volte su dieci quel guidatore colpevole affermerà di essere nullatenente o quasi, senza redditi e risorse, costringendo così lo Stato a mettere mano al portafoglio.

Ci sono casi dove il dramma sembra scritto da un pool di sceneggiatori, tanti sono i risvolti paradossali. Tragedie che costano alla collettività cifre ingenti, importi impressionanti, altissimi di cui nessuno parla. Così è nel sinistro avvenuto nel febbraio 2006 che riguarda due fratelli. Uno schianto terribile: quello in sella al motorino muore. L'assicurazione dovrebbe intervenire per risarcire i parenti della vittima, che per una beffa del destino, sono gli stessi del colpevole, ma il guidatore distratto non è assicurato, così come non lo era il fratello. Nulla di stupefacente, a parte il lato umano. I veicoli non assicurati, nel nostro Paese, sono circa 2 milioni e ottocentomila.

Numeri sbalorditivi.

Il tribunale di Teramo stabilisce risarcimenti, fra gli altri alla vedova, ai figli e ai genitori, che naturalmente sono anche il padre e la madre del colpevole, per complessivi 933 mila euro. Il colpevole, senza lavoro, spiega di non avere un centesimo. Torna sempre la stessa domanda: chi paga? Ecco entrare in gioco il Fondo di garanzia per le vittime della strada che negli ultimi trent'anni ha sborsato qualcosa come 9 miliardi. Il Fondo, che appartiene a Consap, stacca gli assegni, poi cerca di riprendere almeno una parte del tesoretto versato.

Tocca all'Agenzia delle entrate che però su questo versante fa molta fatica e recupera in media somme molto modeste. A distanza di diciotto anni, sì proprio diciotto, il quadro è a dir poco sconfortante: un accordo infine raggiunto prevede che il responsabile dell'incidente possa uscire di scena versando cinquantamila euro. Una cifra poco più che simbolica rispetto a quanto stabilito dal giudice.

Ma purtroppo questa è la realtà. Cinquantamila euro dopo diciotto anni. Su un totale di 933 mila. Il Fondo riprenderà altri 134 mila euro, grossomodo il 15 per cento, da UnipolSai, l' agente assicurativo in quel territorio e in questa terribile e interminabile vicenda. In pratica, in aula a dibattimento, UnipolSai avrebbe dovuto mettere in evidenza un aspetto importante: la vittima non indossava il casco e col casco forse non sarebbe finita così. Dunque, il Fondo imputa una quota

di responsabilità alla compagnia.

La sostanza non cambia: così il buco si allarga giorno per giorno. Come intervenire per limitare i danni e contenere i costi esorbitanti? LAgenzia delle entrate graffia solo in superficie, ecco allora farsi strada un'idea innovativa: affidarsi, in forma sperimentale, a due società private di recupero crediti.

L'obiettivo del Presidente di Consap, Sestino Giacomoni, ex parlamentare di Forza Italia, è arrivare a recuperare il 10 per cento. Sarebbero 200 milioni su due miliardi. Non tantissimo, in termini assoluti, ma certo molto più di oggi.

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Avatar di Flex Flex
24 Nov 2024 - 13:17
I controlli su strada da parte della "Polizia" sono sempre meno a causa della scarsità di uomini e mezzi. Oggi sono disponibili sistemi elettronici per controllare le targhe e in tempo "reale" si può sapere se un'auto è assicurata, revisionata, rubata e se ha pagato la tassa di circolazione, sarebbe bene utilizzare questa tecnologia, con rilevazione e contestazione in automatico senza tante "interferenze" concedendo comunque agli automobilisti di chiare la posizione al più vicino posto di polizia. Utilizziamo la tecnologia, una volta tanto, nell'interesse di tutti.
Mostra tutti i commenti (7)
Avatar di Ciro Paoletti Ciro Paoletti
24 Nov 2024 - 10:59
Ci rompono l'anima collo spid e il portafoglio elettronico, la CIE e il resto, ma nessuno ha mai suggerito d'incrociare i dati fra la motorizzazione - parco veicoli - e le assicurazioni per vedere chi è assicurato e chi no. Basta aggiungere alla banca dati della motorizzazione una finestra accessibile solo alle assicurazioni in cui le agenzie inseriscano i dati degli assicurati mano mano che concludono o rinnovano la polizza. Alla fine dei primi dodici mesi si fa un controllo, si stanano gli inadempienti e li si fa pagare. Farlo non è difficile, capirlo nemmeno; volerlo?
Avatar di tiromancino tiromancino
24 Nov 2024 - 11:08
È incredibile il numero delle auto non assicurate,le famose telecamere sparse in Italia per il controllo delle auto funziona? Evidentemente no perché le segnalazioni non avvengono, basterebbe il sequestro immediato e la rottamazione entro quindici giorni se non viene assicurata,la spesa vale l'esborso enorme di cui sopra
Avatar di Smax Smax
24 Nov 2024 - 11:19
Da dove nasce il problema? Dallo stato che non controlla. Si riempiono la bocca di digitalizzazione e non riescono a sapere chi gira senza assicurazione. Basta incrociare possesso con emissione polizza. Poi trovati gli metti i ceppi alle ruote finche’ pagano.
Avatar di TechTrade TechTrade
24 Nov 2024 - 11:31
"I veicoli non assicurati, nel nostro Paese, sono circa 2 milioni e ottocentomila"

Ma prima di tutto perché non ridurre questo numero visto che esistono strumenti informatici adatti collegando i database assicurativi con il PRA che immediatamente darebbe alle forze dell'ordine lo stato assicurativo del veicolo?

Troppo intelligente come soluzione per lo stato?
Avatar di hanscarl hanscarl
24 Nov 2024 - 12:24
L'articolo ancora una volta ci presenta un quadro di automobilisti che viaggiano senza assicurazione e chi ne fa in parte le spese e' chi ha la sfortuna di fare un incidente con questi criminali.

Faccio appello a Salvini Ministro dei Trasporti di dare disposizioni ai Comuni di dotare tutti gli autovelox di sistema di controllo di tutte le auto per sanzionare chi viaggia senza assicurazione.

Una volta individuati la polizia dovra' bloccare l'auto e restituirla al proprietario dopo che si sara' assicurato e sanzionandolo con una sonora multa.

E' ora di finirla che chi non rispetta la legge sembra furbo e gli altri idioti.
Avatar di Flex Flex
24 Nov 2024 - 13:11
"I pirati della strada costano due miliardi. Ma lo Stato recupera solo l'1%". Cari signori queste sono solo chiacchiere vuote. Il sottoscritto come molti altri utenti automobilisti paga ed ha sempre pagato ogni centesimo richiesto per il "Bollo", revisione, rinnovo patente e pedaggi vari oltre all'assicurazione, detto questo si dovrebbe prendere atto che il problema non è tanto dei cittadini automobilisti quando dell'incapacità delle Istituzioni e dei politici che troppo spesso hanno emanato leggi scarsamente applicabili, senza chiarezza e certezze. Chi ha il dovere di legiferare lo faccia e se non capace si dimetta.
Avatar di Flex Flex
24 Nov 2024 - 13:17
I controlli su strada da parte della "Polizia" sono sempre meno a causa della scarsità di uomini e mezzi. Oggi sono disponibili sistemi elettronici per controllare le targhe e in tempo "reale" si può sapere se un'auto è assicurata, revisionata, rubata e se ha pagato la tassa di circolazione, sarebbe bene utilizzare questa tecnologia, con rilevazione e contestazione in automatico senza tante "interferenze" concedendo comunque agli automobilisti di chiare la posizione al più vicino posto di polizia. Utilizziamo la tecnologia, una volta tanto, nell'interesse di tutti.
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