Ilva, Corte Costituzionale: la legge 231 non viola la Costituzione

Rigettata la questione di legittimità sollevata dai magistrati di Taranto

Ilva, Corte Costituzionale: la legge 231 non viola la Costituzione

La decisione della Corte Costituzionale sconfessa l'idea dei magistrati di Taranto: la legge 231, meglio conosciuta come Salva Ilva, non viola in nessun modo la Costituzione.

I giudici della Consulta hanno trovato l'accordo dopo una camera di consiglio durata alcune ore, dando di fatto ragione ai legali dell'acciaieria, che in mattinata avevano definito le norme "del tutto ragionevoli", sottolineando le garanzie della "tutela del diritto al lavoro, alla salute e la tutela dell’ambiente".

I magistrati sostenevano invece la violazione di alcuni articoli della Carta Costituzionale, nello specifico il numero 32 (libertà di salute), 107 (indipendenza della magistratura) e 112 (obbligatorietà dell'azione penale). In particolare si opponevano alla prosecuzione dell'attività produttiva e della commericalizzazione dei prodotti dell'acciaieria, possibili anche dopo i provvedimenti di sequestro.

style="line-height: 1.538em;">Nel pomeriggio diversi cittadini residenti a Taranto avevano manifestato di fronte a Montecitorio, a difesa di chi si è ammalato a causa dell'inquinamento causato dall'Ilva.

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