L'ultimo incidente in mare, con il naufragio del barcone carico di migranti che ha causato la morte di diverse persone al largo della Libia, ha riportato in primo piano il tema immigrazione, con particolare riferimento all'esigenza di gestire l'emergenza, per evitare che vi siano nuove tragedie. L'Italia chiede all'Europa di non essere lasciata sola, l'Ue risponde. Ma dietro un'apparente identità di vedute, le parole di Michele Cercone, portavoce della commissaria Ue per gli Affari interni, Cecilia Malmström, celano una forte polemica nei confronti dell'Italia: "C'è una visione comune di quello che è necessario, ma ora sul tavolo servono proposte concrete", ha spiegato ai microfoni di RaiNews24. "Noi abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti di cui la commissione dispone - ha aggiunto -. Sta all'Italia indicarci come le misure concrete debbano essere indirizzate per dare il nostro sostegno in maniera più immediata. Poi si lavorerà sulle linee strategiche fornite dal ministro Alfano". "Nella misura in cui poteva intervenire - ha affermato ancora il portavoce - la Commissione Ue è intervenuta e nella misura in cui potrà intervenire, lo farà. Si tratta però per gli Stati membri di capire cosa vorranno fare per l'immigrazione". L'Europa, dunque, sembra dire: noi la nostra parte l'abbiamo fatta e la facciamo, il governo italiano si dia una mossa. Ovviamente è scoppiato un putiferio
"Le dichiarazioni della commissione europea - tuona il ministro dell'Interno Angelino Alfano -sono al confine tra il provocatorio e il ridicolo. Vogliono che diciamo che abbiamo bisogno di aiuto, che diciamo loro che sono richiedenti asilo che vogliono arrivare in Europa? Ma ci facciano il piacere! La smettano di essere così, perché così muore l'Europa". Risponde così Alfano a chi gli chiede un commento alle parole arrivate da Cercone. "Tra poco ho un appuntamento al telefono con la Malmström e le dirò queste cose - ha aggiunto -. Vogliono una letterina, questa è l'Europa della burocrazia, delle letterine".
L’Europa, ha sottolineato Alfano, "deve andare specie in Libia, così come la comunità internazionale è intervenuta contro Gheddafi. La seconda richiesta è che il soccorso in mare deve farlo l’Europa attraverso Frontex: Mare Nostrum ci costa 300mila euro al giorno e l’Europa deve issare la sua bandiera sulle navi di Mare Nostrum". L’Italia, ha proseguito il ministro, "chiede poi di ospitare la sede di Frontex e che i migranti abbiamo la possibilità di ricevere asilo politico in tutti gli altri paesi europei, non solo in Italia". "Queste cose - ha proseguito - le abbiamo dette in tutti i contesti.
Non consentiremo a nessuno di giocare allo scaricabarile facendo poi pagare il conto all’Italia. Se il problema è spedire letterine a Bruxelles sono pronto a prendere l’aereo e andare domani stesso a parlare faccia a faccia con la Malmstrom".
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