Il consueto collegamento del titolare del Viminale con le sale operative delle Forze di polizia, dei Vigili del fuoco, del Dipartimento della Protezione civile, delle Capitanerie di Porto e della Polizia locale di Roma Capitale nel giorno di Ferragosto è l'occasione per il ministro Matteo Piantedosi di fare il punto sulle attività svolte dall'inizio dell'anno. Oggi sono oltre 53mila gli operatori impegnati sul territorio, ai quali è andato il ringraziamento del ministro "per garantire l'incolumità e la sicurezza dei cittadini".
Contrasto all'immigrazione irregolare
Piantedosi ha riferito che dall'inizio dell'anno sono stati effettuati 118 arresti, di cui quaranta scafisti e 78 trafficanti, con un incremento del 10% rispetto all'anno precedente. Questi numeri, che si collocano nel contesto del contrasto del governo Meloni all'immigrazione clandestina, fanno il paio con il calo degli sbarchi, che continua il suo trend da ormai 10 mesi. Nel dossier diffuso dal Viminale si legge che nel nostro Paese sono arrivati via mare 33.480 migranti, il 62,3% in meno rispetto agli 88.939 dello stesso periodo di un anno fa e il 19,2% in meno rispetto ai 41.435 dello stesso periodo di due anni fa. Sempre tra gennaio e luglio, la Libia ha bloccato 12.548 partenze di migranti irregolari e la Tunisia 46.030. "A fronte della riduzione dei flussi migratori, pari al 64% nel Mediterraneo centrale e al 75% lungo la rotta balcanica, si rileva un parallelo aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo occidentale e di quello orientale che hanno interessato, nello specifico, Spagna e Grecia", si legge ancora. In quelle zone gli incrementi sono stati piuttosto massicci, nell'ordine, rispettivamente, del 153% e del 57%. L'Italia è riuscita a intervenire sugli sbarchi stringendo accordi con i Paesi di partenza e con soluzioni di deterrenza che sembrano funzionare nello scoragiare i migranti.
Dall'Italia, dall'inizio dell'anno, i rimpatri sono stati 3.079 e con il ripristino dei controlli di frontiera con la Slovenia dello scorso ottobre sono stati rintracciati all'ingresso 3.846 stranieri irregolari. Sono stati 211 gli arrestati, 108 dei quali per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Di contro, nel nostro Paese sono aumentate le richieste di asilo, che dall'inizio del 2024 sono state 98.353, il 35,7% in più rispetto alle 72.460 dello stesso periodo del 2023. Nello stesso arco di tempo, le domande esaminate sono state 51.797, il 61,3% in più rispetto all'anno scorso ma, si contro, i dinieghi sono stati 32.011, ossia il 91,7% in più rispetto al 2023. Ma 3.522 richiedenti si sono visti riconoscere lo status di rifugiato e 5.905 la protezione sussidiaria. Sempre tra gennaio e luglio, i permessi di soggiorno rilasciati sono stati 1.210.943.
Criminalità in Italia
Nel report diffuso dal Viminale è stato riportato che nei primi 7 mesi dell'anno sono stati commessi 3.650.875 delitti, di cui 499 omicidi, solo 28 dei quali attribuibili alla criminalità organizzata. I femminicidi sono stati 174, uno ogni 3,3 giorni. Di questi, 145 sono stati commessi in ambito familiare/affettivo e 92 per mano del partner o dell'ex partner. Tra i reati si contano 44.166 rapine e 1.605.812 furti. Sempre dall'inizio dell'anno ci sono stati 1.259.799 soggetti denunciati, di cui 241.769 sono stati arrestati. Particolarmente efficaci le operazioni "alto impatto", che hanno consentito di controllare 229.931 persone, delle quali 403 sono state arrestate. Le operazioni antidroga sono state 32.275 per complessivi oltre 112.603 kg di sostanze stupefacenti sequestrate. Nello stesso periodo sono state presentate 29.946 denunce per stalking; gli ammonimenti del questore sono stati 8.738 (di cui 5.379 per violenza domestica), gli allontanamenti 1.166.
Nel dossier sono stati inseriti anche i dati dei reati discriminatori, che nei primi sette mesi sono stati 885. Di questi, 180 sono legati alla razza/etnia, 520 alla religione, 58 a disabilità, 111 all'orientamento sessuale e 16 all'identità di genere. Tra gennaio 2023 e giugno 2024 sono stati rilevati anche 144 atti intimidatori contro giornalisti e 880 contro amministratori locali. Ma dall'inizio dell'anno ci sono state anche 130 espulsioni per motivi di sicurezza dello Stato. A questi si aggiungono anche i 36 estremisti arrestati e i quasi 300 foreign fighters monitorati. Sempre in relazione alla sicurezza, sono stati oltre 7milioni i passeggeri controllati nelle stazioni. Sotto il profilo degli incendi, invece, il Viminale riferisce che i vigili del fuoco hanno effettuato 531.302 interventi: 135.
653 per incendi ed esplosioni (+6%), dei quali 50.912 per incendi di vegetazione (+27%). A seguire, 32.221 per dissesti statici (-26%), 21.119 per danni idrici e geologici (-16%), 30.838 per incidenti stradali (+2%), 159.385 per soccorso ordinario (-8%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.