Imu, Grilli scongiura il rinvio: restano le scadenze attuali

Il ministro dell'Economia risponde all'allarme lanciato dai Caf: "Non è possibile spostare la scadenza, altrimenti si mettono a rischio gli obiettivi di deficit"

Terrore Imu. L'incombenza dell'ultima rata dell'imposta sulla casa preoccupa seriamente gli italiani che temono bweffe dell'ultimo momento. "Le scadenze sono quelle previste e restano quelle", ha fatto sapere il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, a margine dell’inaugurazione dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate dell’Aquila, rispondendo a chi chiede se è possibile una posticipazione della scadenza dell’Imu, fissata ora al 17 dicembre, dopo l’allarme lanciato dai Caf.

Dopo il caos legato al pagamento dell’Imu, il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro torna a chiedere al governo di "spostare i pagamenti al 15 gennaio", affinché "le persone in crisi economica possano pagare le somme dovute in rate di almeno sei mesi", e di "sospendere i pagamenti per chi non ha redditi o ha perso il lavoro". Non sono gli unici a lanciare all'esecutivo guidato dal premier Mario Monti l'ipotesi di un rinvio. I primi a farlo sono stati i centri di assistenza fiscale (Caf), per una ragione tecnica: non ci sarebbe il tempo materiale per calcolare gli importi entro la data del 17 dicembre. La Consulta dei Caf parla di "criticità evidenti per la proroga concessa ai Comuni per fissare le aliquote definitive. Per questo chiedono di spostare la scadenza al 31 dicembre.

Un'ipotesi che, però, il governo si affretta a scongiurare quanto prima. "Spero che i ministri che non hanno deliberato lo facciano presto ma non è possibile spostare la scadenza, altrimenti si mettono a rischio gli obiettivi di deficit", ha commentato Grilli.

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