A voce chiedono un'opposizione coordinata e compatta per tentare di pungolare il governo guidato da Giorgia Meloni, ma alla prova dei fatti Partito democratico e Movimento 5 Stelle si spaccano e non riescono a vantare unità di intenti soprattutto sulle poltrone. Dem e grillini sembravano essere arrivati a un accordo sui prossimi appuntamenti parlamentari, ma ora sono entrati in una fase di stallo in seguito alle tensioni sui posti di potere che spettano alle formazioni politiche al di fuori della maggioranza.
Lo stallo sul Copasir
Nello specifico lo scontro si consuma in merito al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. È stata rinviata la prima convocazione che era fissata per questo pomeriggio alle ore 14 avente all'ordine del giorno l'elezione del presidente, del vicepresidente e del segretario. La guida del Comitato è riservata all'opposizione, al cui interno però si sta ancora cercando una quadra in grado di poter contare su una convergenza ampia.
Sarà necessario un ulteriore confronto per giungere all'intesa definitiva. Le resistenze del M5S non sono tanto su un esponente del Pd da sostenere, ma sulla tenuta complessiva dell'accordo che prevede la presidenza della Vigilanza Rai ai grillini. Come riferisce l'Adnkronos, dagli ambienti del Movimento fanno notare che i membri della Vigilanza andrebbero nominati prima.
Il valzer dei nomi
In vantaggio per il Copasir risulta essere Lorenzo Guerini. L'elezione del deputato del Partito democratico si intreccia però con quella sui vertici della Vigilanza Rai ancora da comporre. Molto, o tutto, dipenderà dalla tenuta dell'accordo con il M5S. "Noi non abbiamo problemi a rispettare i patti e a votare il nome dei 5 Stelle sulla Rai. Sempre che sul Copasir non ci siano sorprese...", mettono le mani avanti dalla galassia dem.
La richiesta di maggiore tempo è dettata dalla volontà del Movimento di giocare in contemporanea la partita per la presidenza della Vigilanza Rai. Sono diverse le opzioni sul tavolo: si fa soprattutto il nome di Riccardo Ricciardi ma, come riportato da La Repubblica, si potrebbe virare su profili più digeribili come Stefano Patuanelli e Chiara Appendino. Sullo sfondo resta il Terzo Polo: l'asse tra Azione e Italia Viva potrebbe puntare su Maria Elena Boschi.
Il Comitato è formato da cinque senatori e altrettanti deputati. I componenti sono per metà di maggioranza e per metà di opposizione.
Per Fratelli d'Italia ci sono il senatore Andrea Augello e i deputati Giovanni Donzelli e Angelo Rossi; per la Lega il senatore Claudio Borghi; Forza Italia è rappresentata da Licia Ronzulli; per il Partito democratico ci sono Enrico Borghi e Lorenzo Guerini; il Movimento 5 Stelle esprime Marco Pellegrini e Roberto Scarpinato; per il Terzo Polo c'è Ettore Rosato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.