L'Alcoa stronca il dialogo: "Manca offerta credibile. E a dicembre si chiude"

Il Mise e la Regione attendono la risposta della Glencore. Ma l'Alcoa mette fine alle "congetture" e stronca la proposta Klesh

"Dal primo agosto non abbiamo ricevuto nessuna nuova e concreta manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti dell’impianto Alcoa di Portovesme". La multinazionale statunitense stronca il rincorrersi di questi ultimi giorni di "una grande quantità di congetture e commenti". E ricorda che "ha condotto un processo di vendita che si è concluso il 31 agosto senza tuttavia arrivare a firmare una lettera di intenti con un soggetto interessato all’acquisto dello smelter". Nel frattempo sono scesi i tre operai che si erano asserragliati sulla sommità della torre, a 70 metri di altezza, martedì scorso. Uno di loro, con problemi cardiaci, aveva accusato un malore ed era dovuto intervenire in cima all’impianto il medico dello stabilimento.

In una nota pubblicata oggi pomeriggio l'Alcoa ha spiegato che il processo "è stato accurato e corretto, abbiamo dato aggiornamenti sui nostri progressi nel corso di riunioni con tutte le parti interessate in maggio, luglio e agosto, durante le quali tutti sono stati liberi di fare domande. All’inizio diversi potenziali acquirenti hanno preso in considerazione la possibilità di acquisto, ma l’elenco si è poi ridotto a solo due aziende che hanno poi dato indicazioni preliminari scritte di interesse. Ad entrambe abbiamo dato il pieno accesso ai nostri dati, allo smelter e al suo personale così da consentire alle due società di fornire manifestazioni finali scritte di interesse, che sono arrivate entrambe a giugno". Una di queste offerte è stata rifiutata dal momento che le condizioni poste "erano irrealistiche in materia di fornitura di energia" ed estremamente costose per Alcoa. "Siamo andati avanti con l’altra - si legge nel comunicato - nella speranza di poter arrivare alla stesura di una lettera di intenti, ma il processo è fallito senza arrivare alla firma prima del 31 agosto". Il primo settembre è, quindi, arrivata la comunicazione ai sindacati per l’inizio del processo di chiusura. "Una volta conclusa la chiusura della maggior parte delle unità produttive, provvederemo alla corretta manutenzione dello smelter - assicura Alcoa - così che sia pronto a essere riavviato da un altro operatore, nel caso si facesse avanti.

Manterremo lo smelter in questa condizione per un altro anno - ribadisce la multinazionale - e continueremo a impiegare i nostri dipendenti fino alla fine del 2012. Per mantenere viva questa possibilità - conclude Alcoa -, è di vitale importanza portare avanti il processo di chiusura in modo ordinato e tempestivo secondo il piano definito dal management dello stabilimento".

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