L'armocromista della Schlein certifica la sinistra ZTL

L'intervista a Vogue ha ribadito l'enorme distanza tra la sinistra e i ceti fragili. Dato confermato dalle analisi sociodemografiche: gli operai scelgono il centrodestra

L'armocromista della Schlein certifica la sinistra ZTL

Il caso armocromista ha permesso al Partito Democratico di nascondere la diaspora in corso, ma non solo. La personal shopper da 300 euro di Elly Schlein l'ora certifica un fattore: l'enorme distanza che esiste tra gli stili di vita elitari della sinistra e quelli della gente comune. Anche per questo motivo la decisione di rivelare l'esistenza di un'esosa consulente di moda è stata un boomerang: come può la Schlein battersi per la lotta alle disuguaglianze a al lavoro povero? La sinistra ZTL è tutt'altro che un'invenzione giornalistica: l'armocromista ribadisce la spaccatura tra centro e periferia, tra sinistra e ceti fragili. Una tendenza confermata del resto da diversi studi elettorali.

La speranza del popolo dem era di quella di aprire una nuova fase con la Schlein, vista come il cambiamento dopo anni di brodino tra Zingaretti e Letta. La segreteria della trentasettenne però è iniziata in salita, tra nomine che hanno scontentato tutti e una linea alquanto discutibile, più interessata al mondo arcobaleno che al lavoro. E, come evidenziato da Italia Oggi, l'intervista a Vogue rende ancora più difficile il tentativo della Schlein di convincere i ceti più fragili a scegliere la sinistra. Le analisi sociodemografiche delle elezioni politiche del settembre 2022 non lasciano spazio a dubbio: il Partito Democratico è il partito d’élite, votato soprattutto da persone benestanti e con un alto tasso di scolarizzazione.

Una sinistra lontana dai ceti popolari ma amata dai ricchi: secondo i dati del sondaggio di Ipsos, il Pd è stato votato solo dal 23,9 per cento delle persone con redditi medio-bassi e bassi. Cifre incredibili, considerando che Fratelli d'Italia ha invece raggiunto quota 52,9 per cento. Per quanto riguarda gli elettori con redditi medio-alti, il Pd è al 24,9 per cento, con il partito del premier Meloni fermo al 22,8 per cento. La spaccatura tra la sinistra ZTL e i suoi ormai ex elettori emerge in maniera ancora più significativa andando ad analizzare la condizione professionale degli elettori: solo l'11,4 per cento degli operai ha votato la truppa dem, con Fratelli d'Italia al 34,6 per cento. Dem superati anche da M5s (16,4 per cento) e Lega (13,4 per cento).

Simbolo di questa sinistra "Vogue e martello", la Schlein con un'intervista è riuscita involontariamente a porre

l'accento su tutte le contraddizioni tra quella che dovrebbe essere la sua piattaforma politica e la sua immagine pubblica. Invertire la rotta non sarà semplice, perchè l'armocromista non sembra fare parte della classe operaia.

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