L'esame di maturità torna al pre-pandemia

Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha deciso che il prossimo esame di maturità si svolgerà secondo le regole che avevamo conosciuto prima della comparsa della pandemia da Covid19

L'esame di maturità torna al pre-pandemia

Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in accordo con l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ha deciso che il prossimo esame di maturità si svolgerà secondo le regole che avevamo conosciuto prima della comparsa della pandemia da Covid19. Le parole d'ordine pronunciate dal vertice ministeriale in relazione all'annuncio sono «normalità» e «ragionevole». Gli studenti italiani dovranno dunque affrontare due prove scritte ed una orale (per quest'ultimo è prevista anche una circolare specifica a breve). Il tutto è stato disposto da Valditara dopo un approfondimento che ha coinvolto anche alcuni esperti della materia. La normativa che risale al 2017 - quella che torna dunque d'attualità - comporta anche che l'esame sia tenuto da una cosiddetta commissione mista, ossia da un gruppo di docenti composto tanto da membri interni, tre, quanto da membri esterni, sempre tre. Confermata - com'era ovvio - anche la presenza del presidente della commissione. Il ministro, che ha rilasciato in merito alla novità un'intervista a La Stampa, si è soffermato pure sul colloquio interdisciplinare: «Deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l'interrogazione in italiano, in greco o in matematica», ha dichiarato, rimarcando di nuovo quale sia la sua visione rispetto alle modalità d'insegnamento. Il fatto che si torni all'esame di maturità conosciuto prima del 2017 è stato accolto con favore da Antonello Giannelli, che è il presidente dell'Associazione che raccoglie i presidi: «Ritengo condivisibile questa scelta perché effettivamente dopo tutti questi anni passati a combattere con il Covid, tutti noi respiriamo una aria di maggiore normalità. Fatto salvo le notizie che arrivano dalla Cina: speriamo davvero di non dovere fare i conti con una nuova recrudescenza della pandemia ma se tutto andrà come deve si ritornerà alla normalità antecovid», ha osservato Giannelli.

Una particolarità: le prove Invalsi, dalla maturità 2023 in poi, assumono un ruolo centrale: saranno considerate rilevanti ai fini dell'ammissione. Il che tende a rafforzare la linea dell'esecutivo sul «merito», già percorsa attraverso l'istituzione di una carta premio per chi prende il massimo dei voti.

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