"È un logo filofascista, va tolto". Ora Avs se la prende anche con una dea romana

Regione Piemonte ha presentato il logo di "Vesta", un voucher per le famiglie ma Avs protesta: "Il disegno con la dea stilizzata ricorda una fiamma"

Presentazione del voucher "Vesta"
Presentazione del voucher "Vesta"
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Regione Piemonte investe ancora sulle famiglie e nel 2025 arriva Vesta, un voucher da 1000 euro creato dall'Assessorato regionale alle Famiglie, per bambini da 0 a 6 anni. L'obiettivo è assegnare 10mila voucher all'anno, utilizzando 34 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo FSE, suddivisi nel triennio 2025-2027. Iniziativa lodevole da parte dell'assessorato guidato da Maurizio Marrone che, però, si scontra ancora una volta con le follie ideologiche della sinistra, capace di criticarla in quanto, a loro dire, il simbolo utilizzato richiamerebbe le grafiche fasciste.

È Alice Ravinale, consigliere regionale in Regione Piemonte di Avs (chi, se non loro) a sollevare il caso, che dopo aver polemizzato sull'iniziativa in sé, sostenendo di essere in "attesa di scoprire i criteri per l'assegnazione di queste risorse", aggiunge che "siamo basiti che questa misura da campagna elettorale venga bollata con un logo da nostalgici del Ventennio: ricordiamo al presidente Cirio, che nega l'evidenza del fatto che il disegno con la dea stilizzata ricordi una fiamma, che il brano 'Fuoco di Vesta' era l'inno della Gioventù Italiana del Littorio". Quel che probabilmente a Ravinale, e a tutta Avs, sfugge è l'origine del culto della dea Vesta, che per i Romani e i Latini era associato il culto del focolare domestico e pubblico e che non furono nemmeno loro a ideare questo culto, che è connesso con quello della greca Estia. Per Alleanza Verdi-Sinistra, qualunque riferimento riconducibile all'Antica Roma, che rappresenta le radici della civiltà italiana, dovrebbe essere cancellato solo perché, per un periodo di vent'anni su oltre Duemila anni storia, è stato utilizzato dal fascismo?

Non che stupisca questo orientamento da parte della sinistra di Avs, che sembra mal sopportare qualunque riferimento alla cultura che ha reso grande questo Paese, almeno fino a quando l'ideologia cieca della sinistra non ha deciso che l'Italia dovesse cancellare le sue radici per le "nuove culture". Che poi, a dirla tutta, il logo di Vesta da lontano ha qualche vaga somiglianza con Goku Super Saiyan. Anche lui era fascista? "Quel logo filofascista va certamente rimosso da ogni materiale riferibile alla Regione Piemonte", ha aggiunto Ravinale. Regione Piemonte, nonostante gli strilli scomposti di Avs, non rinuncerà comunque al suo progetto e al simbolo.

"Questa misura conferma la volontà del governo regionale di affrontare il tema della natalità e sostenere le famiglie con bambini, finanziando quei servizi e quelle attività che fanno parte della quotidianità delle famiglie", ha spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio. Che l'opposizione al governo regionale se ne faccia una ragione.

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