L'ultima giravolta dei finiani L'annuncio di Bocchino: "Nel 2013 andiamo col Pd"

Fini gelato dalla sortita del leader dell'Udc. Ma i due assicurano "perfetta sintonia". Rutelli va avanti. Centrosinistra e centrodestra si riassestano

L'ultima giravolta dei finiani L'annuncio di Bocchino: "Nel 2013 andiamo col Pd"

Dopo sei mesi di governo tecnico, le forze politiche si riassestano. Le amministrative hanno dato indicazioni importanti ai partiti, che cercano nuove (e vecchie) alleanze per prepararsi alle elezioni politiche del 2013. Le urne hanno sciolto il Terzo Polo. Il primo a rendersene conto è stato Pier Ferdinando Casini, secondo cui "siamo in un nuovo campo, in una nuova stagione e il gioco è diverso". Così se Rutelli non si è lasciato intimorire - "Noi andiamo avanti: se Casini è intenzionato a proseguire con noi la strada, è lui che deve chiarirlo", ha detto - Fini non l'ha presa così bene, definendolo un "errore di grammatica politica". Il leader di Udc e quello di Fli si sono visti in serata, assicurando "perfetta sintonia" ai giornalisti. 

Eppure qualcosa si è rotto al punto che ai moderati, Casini in primis, fanno la corte sia il Pd che il Pdl. Bersani lo ripete da giorni e ora ci si mette anche D'Alema. "Il centrosinistra non è sufficiente per governare. L'unica prospettiva è l’alleanza progressisti-moderati" è il mantra dei democratici. Il leader del Partito democratico però è chiaro: "Non vogliamo rifare l'Unione". L'Udc quindi deve scegliere "tra un polo democratico e uno che dà risposte regressive".

Il riavvicinamento tra Udc e Pdl spaventa sia Fini che Bersani, ma sembra sempre più concreto. L'ex ministro Claudio Scajola accelera: "Se i moderati si uniscono vincono, e se si dividono perdono. E poi certe divisioni sono solo fittizie. A Strasburgo tutti sediamo negli stessi banchi, quelli del Ppe, ma a Roma siamo divisi in quattro gruppi parlamentari". E anche Casini "loda" l'ex alleato: "Sono convinto che ci sono forze responsabili all’interno del Pdl, che hanno fatto prevalere l’appoggio a Monti e che non sono assolutamente intenzionate a portare l’Italia sul baratro o sull’orlo di un’avventura molto brutta". E a chi gli chiede se è normale che venga tirato per la giacca da centrodestra e centrosinistra risponde: "Sono abituato, ma non sono l'ago della bilancia".

Le prossime mosse dei finiani? Dopo essere stati scaricati da Pierferdinando Casini ora puntano a sinistra: manca solo quella. "Il Paese è in crisi, non ne uscirà facilmente, nè a breve. Ci sarà ancora bisogno di una coalizione e di una soluzione alla tedesca dopo le politiche della primavera 2013: i moderati e l’area riformista possono governare e affrontare insieme le emergenze. Penso che una larga coalizione sarà tanto più forte quanto più riuscirà a tagliare gli estremi. Dunque, la Lega e le ali più oltranziste del berlusconismo, da una parte, Vendola e Di Pietro dall’altra.

Se Bersani e il Pd comprenderanno questo, se eviteranno l’abbraccio mortale di Sel e Idv, allora i moderati che oggi si ritrovano nel Terzo Polo e i Democratici potranno garantire un governo stabile al Paese", ha dichiarato Italo Bocchino un'intervista a Repubblica.

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