Quello delle elezioni europee sarà un appuntamento cruciale per la politica internazionale. Gli occhi sono puntati in particolar modo sull'Italia, visto che dalle urne uscirà un responso che potrà rappresentare una sorta di prova intermedia del governo Meloni. Il voto è previsto tra il 6 e il 9 giugno 2024: di tempo ce n'è ancora, ma i partiti stanno iniziando già da ora a programmare le prossime mosse. Ad esempio Giuseppe Conte avrebbe in mente un'idea per fare da traino alla cabina elettorale nella speranza di rafforzare il peso del proprio partito.
Il presidente del Movimento 5 Stelle starebbe riflettendo su una possibilità che, se confermata, non passerebbe in secondo piano. Stando a quanto appreso e riferito da La Repubblica, i piani alti della galassia grillina starebbero lavorando per convincere qualche volto noto di area o che comunque può essere considerato compatibile con il percorso progressista. Non manca dunque una serie di nomi che sarebbe finita sul taccuino e che andrebbe monitorata per le Europee. La trovata servirebbe (nelle intenzioni) a colmare lo svantaggio di correre per Bruxelles con persone sconosciute al grande pubblico.
Da qui l'ipotesi di strappare il "sì" di diversi vip. Da tempo circola il nome di Marco Tarquinio, che a maggio ha lasciato la direzione di Avvenire: un profilo che sarebbe in grado di parlare contemporaneamente al mondo di sinistra e a quello cattolico perché in questi mesi ha pronunciato tesi pacifiste nell'ambito della guerra tra Ucraina e Russia. Tuttavia nei giorni scorsi lo stesso Tarquinio ha smentito uno scenario del genere: "Non ne abbiamo mai parlato e non esiste una cosa del genere, mai proposta".
Un'altra figura da citare è Pasquale Tridico, per anni alla guida dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps): si potrebbe scommettere su di lui per quanto riguarda la circoscrizione Sud e Isole oppure Italia centrale. Tra i personaggi famosi potrebbe rientrare pure Luisella Costamagna, giornalista e conduttrice televisiva che completa il ventaglio delle opzioni ritenute più a portata di mano. Non ci sono né via libera ufficiali né tappeti rossi, ma di certo si tratta di profili visti come più concreti nell'immaginare una strategia del genere.
Ovviamente non manca il libro dei grandi desideri. E qui si entra nel campo delle suggestioni, forse addirittura delle utopie. A spiccare tra tutti sarebbe Michele Santoro, il cui pensiero sul conflitto militare tra Kiev e Mosca sorride all'elettorato del Movimento 5 Stelle. Ma su questo fronte le possibilità sarebbero minime, non solo per l'incertezza della sua disponibilità ma anche per il fattore legato alle difficoltà nel controllare una personalità così forte. Un discorso che sfiora anche Alessandro Di Battista, che sembra avere altri piani in testa. La carta Rocco Casalino avrebbe perso quota.
In tutto ciò pesa l'incognita totale sul collocamento europeo. Il M5S incrocia le dita per incassare l'avallo degli ambientalisti, ma ancora oggi si naviga al buio senza garanzie. Non a caso è sempre presente l'ombra della disfatta alle urne.
Siamo sicuri che portare in primo piano alcuni personaggi vip avrebbe un effetto positivo? Davvero puntare sulle personalità famose potrebbe rimpolpare le preferenze a favore dei grillini? Perplessità e dubbi comprensibili, visto che il timore principale è ben scolpito: uscire dalle elezioni europee con le ossa rotte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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