
Dalle canzoni agli insulti nei confronti di un presidente del Consiglio in carica il passo è tanto breve quanto preoccupante. Il cantautore progressista per eccellenza, Roberto Vecchioni, da qualche mese a questa parte ha lanciato una vera e propria crociata politica contro quelle che vengono definite “le destre”. Prima con attacchi specifici, poi sul palco della piazza pro-Europa lanciata da Repubblica e compagni, Vecchioni è sceso in campo contro la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Una scelta confermata anche durante l’ultima puntata di In altre parole, il programma di approfondimento politico condotto da Massimo Gramellini su La7. Intervenendo nel merito del video virale targato Meloni nel quale la premier criticava la deriva woke del “genitore 1" e "genitore 2", il cantante si è scagliato contro Palazzo Chigi: “Lei ha una grande capacità di convincimento. Lei è un’abile manipolatrice”. Il video è diventato famoso per lo slogan utilizzato dalla premier: “Sono una donna, sono una madre, sono cristiana”. Un ritornello semplicistico sicuramente che però, al netto di quanto sostiene la sinistra, ha esaltato la capacità oratoria della leader di Fratelli d’Italia.“Questo è l’inizio della sua grande esplosione politica”, sostiene Gramellini. Da qui la replica di Vecchioni che dà ragione al conduttore ma fa riferimento al termine “manipolazione” nella sua accezione più negativa. Soprattutto, continua Vecchioni, quando si parla di politica.
Il celebre cantautore e scrittore analizza la sua comunicazione e individua tre elementi chiave: stupidità, opportunità e astuzia.
Tre parole che non hanno nulla a che vedere con un linguaggio formale che dovrebbe essere importante con una delle principali cariche dello stato. E che, come se non bastasse, vanno ad offendere, più o meno velatamente, Giorgia Meloni in prima persona e il governo che presiede.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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