"Non serve coraggio se poco responsabile". A lanciare il monito è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in merito alla Legge di Stabilità. Per questo l’atteggiamento critico "deve essere sostenibilmente propositivo e consapevole di vincoli e condizionamenti oggettivi che non si possono aggirare, altrimenti non sarebbe una prova di coraggio ma una prova di incoscienza. Possiamo noi sottovalutare il fatto che l’Italia sia uscita dalla situazione in cui era di infrazione per deficit eccessivo, possiamo correre il rischio che ci ricaschi? Il governo dice di no e penso che sia una giusta preoccupazione". Per Napolitano "la questione non è tanto di vedere quanto si sia stanziato o se si dovesse o potesse stanziare di più, il problema è di vedere nell’insieme su quali risorse possiamo contare seriamente senza inventarci delle coperture fasulle".
Il Colle ha poi spiegato che "bisogna in primo luogo che tutte le forze sociali, culturali, politiche del Paese sappiano di avere questo dovere di dare fiducia in un’Italia che torni a crescere nel Nord e nel Sud perché se crescesse solo al Nord l’Italia non andrebbe troppo avanti, abbiamo superato momenti molto più complessi e drammatici di questo attuale; supereremo anche questo per ridare all’Italia quella capacità anche di sviluppo industriale e non solo economico".
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