La crisi dei migranti è stata l’argomento al centro della conferenza stampa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell'omologo tedesco Frank Walter Steinmeier, al termine della sua visita nel nostro Paese. “Abbiamo affrontato in concreto questo tema così intensamente all’ordine del giorno non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo”, ha commentato il capo di Stato italiano. “È un fenomeno globale”.
Steinmeier è giunto in Italia ieri, atterrando a Siracusa. Dopo una serie di colloqui con Mattarella riguardo alle tematiche economiche europee, oggi i due capi di Stato hanno sorvolato le zone della Sicilia colpite dagli incendi e, in tarda mattinata, hanno visitato l'associazione "Don Bosco 2000", che si occupa di accoglienza e integrazione dei migranti. Il presidente tedesco è atterrato nel nostro Paese una settimana dopo la momentanea rottura della collaborazione tra Roma e Berlino in tema di accoglienza. La Germania ha accusato l’Italia di aggravare la crisi non rispettando gli accordi di Dublino. Mattarella si è detto sicuro che le due nazioni troveranno un’intesa, visto che “i due ministri dell’Interno stanno parlando” di questo fenomeno epocale che “va affrontato non con provvedimenti tampone, ma con una visione del futuro”.
E proprio in quest’ottica, il presidente della Repubblica ha sottolineato che il patto stretto nella capitale irlandese è ormai superato: “Quelle regole sono preistoria. Controllare i flussi facendo riferimento a quegli accordi vuol dire collegare l’Europa con le carrozze a cavallo”. Per il capo di Stato, dunque, è fondamentale che tutti “a livello dell’Unione capiscano che il problema esiste e che non si rimuove ignorandolo, ma affrontandolo per non lasciare la questione ai crudeli trafficanti di esseri umani. Nessuno ha la soluzione in tasca, ma la si cerca insieme, velocemente, con nuove formule e soluzioni”. Mattarella, inoltre, ha espresso un giudizio positivi riguardo ai dieci punti proposti dal presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen durante la sua visita a Lampedusa, definendoli “interessanti, come lo sono stati gli altri passi avanti compiuti dai Consigli europei nei mesi passati”.
Da parte sua, il presidente tedesco ha ricordato che la Germania è, assieme all’Italia, lo Stato più colpito dagli arrivi negli ultimi mesi. Solo nei primi mesi del 2023, infatti, la repubblica federale ha ricevuto 162mila richieste di asilo, “oltre un terzo di quelle presentate in Europa”. Per quanto riguarda la sospensione del meccanismo di solidarietà, Steinmeier ha sottolineato che il suo Paese “ha accolto il maggior numero di profughi anche dall’Italia”, per poi ammettere che Berlino lo ha attivato “supponendo che Dublino andasse avanti”.
Anche lui si è detto fiducioso sulla ripresa del dialogo tra i due Paesi, sostenendo che “ci vogliono degli avvicinamenti. Sono scuro che i ministri si adopereranno in questo senso. È necessario, però, trovare un modo per ridurre il numero di arrivi e rendere i carichi sopportabili”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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