Meno morti e feriti sulle strade: i numeri premiano il governo

Più controlli, meno morti e meno incidenti con feriti sulle strade italiane nel 2023. Salvini rilancia il proprio impegno in attesa che il nuovo codice della strada diventi legge

Meno morti e feriti sulle strade: i numeri premiano il governo
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Le politiche del governo hanno contribuito a migliorare la sicurezza stradale in Italia: nel 2023 sono diminuite le vittime della strada e anche gli incidenti con feriti. I più recenti dati in materia, divulgati proprio stamani dalle autorità, hanno spinto il ministro dei trasporti Matteo Salvini a uno sguardo fiducioso. "Più controlli, meno morti e meno incidenti con feriti sulle strade italiane nel 2023. Risultati confortanti - anche grazie alle misure assunte dal nostro governo - che contiamo di migliorare ulteriormente con il nuovo Codice della strada", ha scritto il vicepremier leghista sulla piattaforma social X, sottolineando come "mitigare rischi e salvare vite" sia "un obiettivo imprescindibile e un dovere morale".

Sicurezza stradale, Salvini: "Massimo impegno"

Sul punto, Salvini ha quindi ribadito: "Proseguiremo con il massimo impegno". Una promessa che si accompagna al lavoro del ministro proprio sul fronte della sicurezza e delle sanzioni contro chi, al volante, mette in pericolo se stesso e gli altri. "Conto che il nuovo codice della strada diventi legge entro l'inizio del 2024", aveva anticipato nelle scorse settimane il leader leghista in riferimento alla riforma approvata dal consiglio dei ministri. Già in quell'occasione, il vicepremier aveva messo in luce gli effetti positivi dell'azione governativa sul fronte sicurezza: "In questi primi nove mesi del 2023 i risultati concreti già si vedono, sono aumentati i controlli e sono diminuiti gli incidenti e le vittime".

Sicurezza stradale, i dati del 2023

Ora i dati della polizia stradale forniscono un quadro della situazione più completo e riferito a tutto il 2023, anno nel quale sono stati rilevati 44.778 incidenti contro i 45.387 del 2022. Quelli mortali sono stati 449 (nel 2022 erano 521) e anche il numero delle vittime (495) è diminuito rispetto all'anno precedente, con una riduzione del 17,1%. Un'inversione di tendenza è stata riscontrata anche per gli incidenti con feriti, che negli ultimi dodici mesi sono stati 15.760 contro i 16.402 dello stesso periodo del 2022 (-3,9%) con 24.701 feriti (il 2,7% in meno rispetto al 2022). Lo scorso anno, la polizia stradale ha poi rafforzato il controllo di strade e autostrade impiegando 425.261 pattuglie (il 2% in più rispetto al 2022) che hanno controllato 1.934.385 persone (nell'anno precedente erano state 1.782.491) e contestato 1.791.320 infrazioni (il 26% in più rispetto al 2022). Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 739.704 (nel 2022 erano state 421.973).

Le patenti di guida ritirate sono state 34.315 e 43.187 le carte di circolazione. Sono stati infine decurtati 2.992.834 punti patente (l'anno precedenti le patenti ritirate erano state 30.307; 39.667 le carte di circolazione ritirate e 2.089.469 i punti patente decurtati). I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 640.044, di cui 13.594 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre quelli denunciati per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sono stati 1.300. I veicoli sequestrati per la confisca sono stati 831.

Sono diventate 176 le tratte autostradali - pari a 1.670 km - sulle quali la polizia stradale controlla la velocità media attraverso il "Tutor" che, dal 1 gennaio al 27 dicembre, ha rilevato 372.532 infrazioni per superamento dei limiti di velocità

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