Sono bastate poche ore di bel tempo per far riprendere in modo massiccio gli sbarchi sull'isola di Lampedusa, dove in poche ore sono arrivati 288 migranti. Sono stati sei gli sbarchi sull'isola nel solo corso dell'ultima notte, durante la quale Guardia di finanza e Guardia costiera hanno lavorato incessantemente per recuperare i barchini intercettati a poche miglia dalle coste dell'isola. Ai militari, i migranti hanno dichiarato di essere salpati da Sfax, in Tunisia, e da Zhuara, in Libia. La provenienza presunta sarebbe: Eritrea, Sudan, Etiopia, Burkina Faso, Mali, Bangladesh e Costa d'Avorio. Nel frattempo ci sono due navi delle Ong che stanno portando in porto, sempre in Italia, altri 640 circa migranti.
A bordo dei barchini che sono arrivati a Lampedusa nel corso della notte c'erano da 17 a 97 migranti, che hanno nuovamente riempito l'hotspot. Tra quelli arrivati nella giornata di ieri e quelli che, invece, sono sbarcato nel corso della notte, infatti, si è arrivati a un totale di 418 presenti a fronte di una capacità massima di circa 350 migranti. Nelle prossime ore verranno predisposti i nuovi trasferimenti, con la speranza che questa giornata non sia foriera di ulteriori sbarchi, che andrebbero a gravare ulteriormente sulla struttura e sui suoi operatori.
Nel frattempo, tra le solite lamentele per la distanza del porto e le accuse all'Italia, la nave Geo Barents sta navigando in direzione di Bari con 605 migranti a bordo. Seguendo il tracciato del suo viaggio, si evince che ha da poco superato la costa prospiciente Brindisi e si prevede che arriverà nel capoluogo pugliese in circa 24 ore. Se Bari fosse stata realmente troppo lontana per la nave, Medici senza frontiere avrebbe potuto fare richiesta di sbarco in uno dei tantissimi porti dell'Adriatico che la nave ha già superato, e che sono considerati sicuri, tra la Grecia e l'Albania. Come al solito, però, appare chiaro che l'obiettivo sia lo sbarco in Italia e non in un porto sicuro che sia.
In queste ore le autorità italiane hanno assegnato un porto anche a un'altra nave umanitaria, la Sea-Eye, che è stata destinata a Ortona, in provincia di Chieti. Viaggia con a bordo 17 migranti e in queste ore si trova in acque internazionali a sud di Malta.
Il suo arrivo in porto è previsto tra alcuni giorni ma difficilmente, nel frattempo, farà richiesta di porto ad altri Paesi, con molta più probabilità si lamenterà della distanza di Ortona per provare ad avere uno sbarco comodo in Sicilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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