Quella di oggi è stata un'altra giornata contrassegnata dall'ennesimo boom di sbarchi di migranti in Italia. Verso le ore 14 ammontavano a circa 2.700 le persone che nelle ultime ore erano state soccorse nel Mediterraneo o erano sbarcate sulle coste del nostro Paese. E il bilancio è destinato a salire verso quota 3mila, visto che continuano ad arrivare segnalazioni in mare. Nel frattempo Matteo Salvini si è rivolto di nuovo all'Unione europea, auspicando una soluzione rapida ed efficace per aiutare l'Italia nella gestione di una vera e propria emergenza.
Boom di sbarchi in Italia
Sono oltre 2mila le persone già messe in salvo nell'area Sar (ricerca e soccorso). Altre 190, salvate al largo del Mediterraneo, sono a bordo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere: l'approdo nel porto di Bari è previsto per domani sera, tra le ore 19 e le ore 20. Per larga parte provengono dal Bangladesh. La nave Life Support di Emergency ha fornito assistenza a 83 persone (38 in un barchino e 45 in un altro) alla deriva da oltre 24 ore. In precedenza aveva effettuato il soccorso di altre 78: una buona quota di loro arriva da Paesi messi alla prova da guerre civili e da insicurezza alimentare.
A tutto ciò si aggiungono 12 imbarcazioni arrivate a Lampedusa (512 migranti): come riferito dall'Agi, qui gli sbarchi dalla mezzanotte ammonterebbero a 19 per un totale di 762 persone. Nel pomeriggio sono giunti a Pozzallo i 400 migranti a bordo della nave Diciotti: sarebbero partiti dalla Libia e sarebbero rimasti in mare per quattro giorni prima di essere salvati dalla Guardia costiera. Nella notte sono sbarcati nel porto di Augusta altre 320 persone.
Ieri si è consumata l'ennesima tragedia: due barchini, con a bordo subsahariani, sono naufragati in area Sar Maltese. Sono almeno sette i cadaveri già recuperati; una decina di persone è stata messa in salvo. Altri sono stati recuperati da un peschereccio tunisino che era in zona. Tutti i naufraghi e le salme dovrebbero essere stati già recuperati.
L'appello di Salvini all'Ue sui migranti
Per Matteo Salvini i numeri di quest'anno "sono inaccettabili per un Paese moderno, civile e evoluto", anche perché in molte occasioni non si riesce a fornire l'adeguata assistenza a chi arriva in Italia. "Con tanti italiani in difficoltà non possiamo essere lasciati da soli", ha avvertito il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture. Che si è rivolto all'Unione europea nella speranza che le istanze del nostro Paese vengano accolte e che si partorisca una soluzione collegiale a livello Ue.
Il segretario della Lega, commentando l'emergenza immigrazione alla luce della nuova strage nel Mediterraneo, ha annotato che le frontiere italiane sono anche europee: "Vediamo se l'Europa finalmente, dopo anni di chiacchiere, passa dalle parole ai fatti". A tal proposito ha citato gli esempi di Lampedusa, Cutro, Ventimiglia, Trieste e Brennero. "Non possiamo essere lasciati da soli ad accogliere decine o centinaia di migliaia di persone. Occorre intervenire sull'altra sponda del Mediterraneo, in Africa", ha chiosato Salvini.
Il presidente Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo, ha dichiarato che sul tema dell'immigrazione l'Italia ha registrato un "cambio di passo" da parte dell'Unione europea: la questione è stata messa al centro del dibattito Ue.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha sottolineato che la stabilità nei Balcani significa "anche riduzione della pressione migratoria". Va avanti la lotta agli scafisti in quanto agiscono sfruttando "la disperazione di persone che fuggono da guerre, dittature, situazioni economiche devastanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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