Milano dice addio a Martini I funerali del cardinale in un Duomo gremito

Dopo gli oltre 200mila fedeli che hanno sfilato davanti alla bara, alle 16 ci saranno i funerali del cardinale. Presenti diversi esponenti del governo, ma anche politici come Vendola e Prodi

Milano dice addio a Martini I funerali del cardinale in un Duomo gremito

È un Duomo e un sagrato gremito quello che attende l’inizio dei funerali del cardinale Carlo Maria Martini, per 22 anni arcivescovo di Milano. Dopo gli oltre 200mila fedeli che durante la camera ardente hanno sfilato davanti alla bara, la Milano laica e credente continua a dimostrare l’affetto per il "suo" cardinale, morto venerdì scorso all’età di 85 anni dopo una lunga malattia (Martini era affetto dal morbo di Parkinson).

Sul feretro di Martini, a cui tanti si sono avvicinati per una preghiera, c’è l’Evangeliario aperto sulla pagina pasquale della Resurrezione. Il Comune ha proclamato il lutto cittadino e gli uffici comunali espongono le bandiere civiche a mezz’asta. L’invito alla cittadinanza è di osservare un minuto di silenzio in concomitanza con l’inizio dei funerali previsto per le 16.

In prima fila, accanto alla sorella Maris e ai familiari del cardinale Martini, sono attese anche le massime autorità, tra cui il premier Mario Monti, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia, Guido Podestà. Attesi anche i ministri Lorenzo Ornaghi, Andrea Riccardi e Renato Balduzzi.

Ai funerali saranno presenti anche esponenti della sinistra come il leader di Sel, Nichi Vendola, l'ex premier Romano Prodi e Rosy Bindi.

Arrivati in Duomo anche l’ex capo del pool Mani pulite, Francesco Saverio Borrelli, il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, l’ex sindaco Gabriele Albertini. Giunti anche il presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli e il presidente dell’Inter, Massimo Moratti.

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