Milano è insicura ma la sinistra tace

È soprattutto sulla Lombardia che grava il fardello dell'accoglienza di centinaia di migliaia di persone che da lustri vivono da irregolari in Italia e che da irregolari sono destinate purtroppo a sopravvivere

Milano è insicura ma la sinistra tace
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Illustre Direttore Feltri,
ho appena letto la notizia riguardante la signora di 89 anni che a Milano è stata picchiata, stuprata e derubata da un immigrato nordafricano che l'ha seviziata per oltre un'ora. Anche io abito da sola nel capoluogo lombardo, che è sempre più insicuro. Sono una donna di 67 anni e ho paura anche di scendere sotto casa per raggiungere il supermercato. Il sindaco Beppe Sala sembra essersi accorto soltanto adesso, davanti ad una situazione irrecuperabile, che la metropoli è pericolosa, ma fino a poco tempo fa negava che vi fosse un problema. Non pensa anche lei che la tendenza della sinistra a negare i problemi che la mettono in difficoltà politicamente abbia determinato lo stato di abbandono che ormai patiamo da un po'?
Rosa Brambilla

Gentile Rosa,
è soprattutto sulla Lombardia che grava il fardello dell'accoglienza di centinaia di migliaia di persone che da lustri vivono da irregolari in Italia e che da irregolari sono destinate purtroppo a sopravvivere, gente che campa sulle strade, che delinque, beve, si droga e costituisce un pericolo pubblico per chiunque, bambini e adulti, anziani inclusi. Per decenni la sinistra, sostenitrice accanita dell'immigrazione clandestina di massa, si è approcciata al fenomeno diffondendo e sposando l'idea che gli immigrati, inclusi quelli clandestini, siano risorse, che per definizione producono ricchezza, benessere, prosperità, e che a noi convenga incamerarne il più possibile. Ricorderai che esponenti di sinistra ci raccontavano che i migranti ci pagano le pensioni. Eppure, la realtà è che siamo noi a mantenerli, in quanto i costi dell'accoglienza gravano da sempre sulle nostre tasche e non ci portano alcun tipo di vantaggio. Fosse soltanto una questione di tipo economico, potremmo anche sopportarlo, ma recepire per anni e anni centinaia di migliaia di extracomunitari, giunti illegalmente in Italia, non ha fatto altro che dare luogo ad un incremento sempre più evidente di crimini come rapine, aggressioni, violenze sessuali nelle città e Milano ne è la prova, come ci dicono le ultime statistiche del Viminale: il capoluogo meneghino è l'area più rischiosa in Italia. Evidenziare tutto ciò non è razzismo né fascismo né xenofobia, è realismo. Del resto, i dati non mentono: sono in aumento i delitti di questo genere compiuti proprio da immigrati, inclusi gli stupri. Neppure le nonne vengono risparmiate, anzi, sono il bersaglio perfetto in quanto non hanno la forza fisica di opporsi, di sfuggire al porco, di urlare a squarciagola per chiedere aiuto. La signora che lei menziona era uscita di casa, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, in tarda serata per recarsi in farmacia e nel breve tragitto dal suo appartamento alla farmacia ella è stata agganciata da un cittadino egiziano che si sarà offerto di accompagnarla, per poi assalirla all'interno del portone, gettarla a terra, percuoterla, abusarla e, infine, sottrarle qualche soldo, tutti quelli che la donna aveva nella borsetta. Che orrore! Non è la prima e non sarà l'ultima. E lei, cara Rosa, fa bene ad avere paura, ad essere prudente.

Alla giunta progressista stanno a cuore le piste ciclabili disegnate in modo folle sull'asfalto, i divieti alla circolazione, l'aumento delle tasse per muoversi in città e non la sicurezza degli abitanti di Milano, che ormai, nonostante gli sforzi delle nostre forze dell'ordine a cui siamo infinitamente grati, permangono in un perenne stato di terrore.

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