Nel pieno di un agosto afoso, Mario Monti e Alessandro Di Battista furono protagonisti di un vivace battibecco televisivo a distanza. Nella notte di San Lorenzo del 2016 - durante una puntata serale di "In Onda", su La7 - da una parte c'era il senatore a vita in collegamento da casa sua, dall'altra il sudaticcio grillino barricadero che in quel momento era in una piazza italiana nel suo "tour" per la campagna elettorale referendaria contra la riforma costituzionale voluta da Matteo Renzi. I conduttori David Parenzo e Tommaso Labate avevano intimato l'ex presidente del Consiglio di restare ancora qualche minuto loro ospite per confrontarsi brevemente con "Dibba", aspettandosi un diverbio che puntualmente arrivò.
Riavvolgiamo indietro il nastro, come si diceva una volta. Inizialmente Monti va alla ricerca di un dialogo all'insegna del fair play, affermando: "L'unica cosa più concreta di altre citate che ha citato è stata la questione sulle Olimpiadi e forse, almeno su quel punto lì caro onorevole, grazie". Il riferimento dell'ex commissario europeo è alla decisione da lui stessa presa nel 2012 nel non dare il via libera alla candidatura di Roma come città ospitante dei Giochi nel 2020; in egual misura, poco dopo, anche Virginia Raggi, da sindaca, cancellerà la Capitale da potere accogliere i cinque cerchi olimpici nel 2024. Di Battista conferma l'apprezzamento di quella scelta, ma tante altre no. "Secondo me lei si è comportato in maniera molto suddita con la Bce, ha rispettato tutti i diktat che venivano dall'Europa, senza pensare ai pensionati e alle persone che soffrono. Lei ha risposto più agli interessi finanziari che al popolo italiano e io da cittadino non glielo posso perdonare".
Tocca quindi a Monti rispondere nel merito delle contestazioni dell'esponente del Movimento Cinque Stelle, venendo leggermente meno rispetto al suo classico aplomb: "Se lei fosse più documentato, scoprirà che tutti in Europa sanno benissimo che l'unico che ha resistito alla signora Merkel, costringendola con le argomentazioni e con una costruzione di alleanze, a fare una politica più morbida di prima è stato il sottoscritto. Quindi lei conferma di non sapere assolutamente niente di queste cose, che per lei non sono importanti - è la stilettata del senatore a vita -. Se vuole vedere dove si poteva andare come soluzione per il popolo italiano, vada in Grecia".
I due presentatori danno il "gong" a questo primo round di questa "strana coppia", con la promessa che i due si sarebbero potuti incontrare entrambi in studio per un faccia a faccia ravvicinato. Non capiterà. Tuttavia si dovrà attendere cinque anni prima di averli ospiti di una stessa trasmissione (sempre "In Onda"), seppur sempre a distanza. Di Battista risponderà indirettamente a una domanda posta dallo stesso Monti, ovvero: "Non dovremmo apprezzare di più questa Europa?".
Secondo il grillino "l'Europa è un continente molto bello ma inutile: se davvero fosse un continente politicamente legittimato e capace di fare politica, sarebbe importante. Oggi no". Chissà che un giorno o l'altro i due non si ritrovino nuovamente colleghi in Parlamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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