Monti sostiene Albertini. E Bersani si infuria

Il Prof sostiene Albertini nella corsa al Pirellone e al Senato. Bersani: "Monti dica contro chi combatte"

L'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini
L'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini

L'ingovernabilità è l'obiettivo di Monti. Dove? Naturalmente al Senato. Perché è a Palazzo Madama che si gioca la vera partita politica in vista delle prossime elezioni. E perché la Lombardia, con i suoi 49 senatori, può assurgere ad ago della bilancia, alla stressa stregua dell'Ohio nelle ultime elezioni presidenziali americane.

E così, il premier dimissionario imbraccia l'ascia di guerra, rompe con Pier Luigi Bersani e punta ad azzopparlo. Facendo leva su Gabriele Albertini. "Se Monti me lo chiede, io risponderò positivamente perché sono un montiano di ferro", ha sostenuto oggi il candidato al Pirello in riferimento a una possibile candidatura al Senato con la lista del Prof.

Più che un'ipotesi è una certezza. Tanto che lo stesso Albertini ha dichiarato che "il partito di Monti è la nostra lista e molto probabilmente il nostro logo in Lombardia sarà uguale a quello del Senato per Monti".

Che il matrimonio tra Albertini e Monti sia cosa fatta lo ha ammesso tra le righe anche il segretario democratico, a cui non queste nozze non sono piacute affatto. "A me va bene tutto, purché queste mosse non aiutino a togliere le castagne dal fuoco a Berlusconi e alla Lega. Se lo facessero, non andrebbe bene e bisognerebbe rispondere di questo. Vorrei capire da Monti contro chi combattono".

L'avversario del bocconiano, in realtà, è Bersani. Non tanto perché il partito centrista speri di battere la concorrenza, quanto piuttosto perché sta cercando di tutto per arrivare a una situazione post elettorale incerta e nella quale Monti & Co. possano giocare un ruolo determinante. A chi gli fa notare che Monti probabilmente cerca di essere decisivo al Senato per dar fastidio al Pd, il segretario del Pd risponde così: "Sono illazioni, ma questa domanda la faccia a Monti, sono curioso di saperlo anch’io".

Il

senatore ha risposto indirettamente alla domanda del leader Pd: "Non combatto contro l’uno o l’altro, in Lombardia presentiamo per il Senato un tridente con Gabriele Albertini, Pietro Ichino e Mario Mauro".

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