Come anticipato dal Giornale, con lo scoop (leggi l'articolo) di Paolo Bracalini e Gian Marco Chiocci pubblicato domenica 27 gennaio, al centro delle inchiesta della Procura di Siena ci sono otto bonifici usciti dalle casse del Monte dei Paschi con destinazione Amsterdam, Madrid e Londra. Otto bonifici, effettuati in undici mesi, che hanno spostato un fiume di soldi: 17 miliardi di euro. L'elenco è agli atti dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps ed è uno degli elementi sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Dal documento emerge che il primo bonifico, da 9 miliardi e 267 milioni (dunque superiore al prezzo pattuito di 9 miliardi e 230 milioni), venne effettuato il 30 maggio 2008 a favore di Abn Amro Bank con sede ad Amsterdam, nominata - si legge nel documento informativo relativo all’acquisizione di Antonveneta inviato da Mps alla Consob - dal Banco Santander "soggetto venditore titolare di diritti e obblighi derivanti dall’ accordo".
Il secondo bonifico parte sempre il 30 maggio ed è indirizzato al Banco Santander di Madrid, per un importo complessivo di 2.5 miliardi. Il 31 marzo 2009 partono altri due bonifici, uno da un miliardo e mezzo e l'altro da 67 milioni, entrambi a favore del Banco Santander di Madrid. I restanti quattro bonifici vengono disposti da Mps il mese successivo, il 30 aprile.
I primi due, ancora una volta, sono a favore del Banco Santander e riportano uno l'importo di un miliardo e l'altro di 49 milioni. Gli ultimi due, da 2,5 miliardi e da 123,3 milioni, sono a favore di Abbey National Treasury Service Plc di Londra.
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