Torino blindata per la visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al convegno del Csm sui 150 anni della magistratura ordinaria. L'ingresso di Palazzo Madama, dove si è svolto l'incontro, era stato transennato e chiuso, a decine e decine di metri di distanza, per il timore di incidenti legati alla protesta No Tav. Ma non c'è stato alcun incidente, anche perché, in piazza, c'erano solo pochissimi attivisti. Ai margini della zona blindata è stata notata qualche bandiera con il treno crociato, simbolo dell’opposizione alla Torino-Lione.
Ad accogliere il Capo dello Stato un centinaio di alunni delle elementari, che hanno cantato l’Inno di Mameli. A tenere banco è stata la decisione di Napolitano di non incontrare alcuna delegazione No Tav, ribadita da una frase netta che il presidente ha pronunciato alla vigilia della sua visita a Torino: "Basta violenze, bisogna garantire lo sviluppo". Per il sindaco della città della Mole, Piero Fassino, il Presidente "ha interpretato tanto bene il sentimento di preoccupazione che in molti italiani si è manifestato in queste settimane nel vedere episodi di prevaricazione, di intolleranza di violenza".
Presidio No Tav in Piazza Castello
Sono solo una ventina i No Tav che presidiano piazza Castello, a Torino, angolo via Po, mentre il capo dello Stato partecipa al convegno. Non si registrano tensioni. Tutti sono arrabbiati con Napolitano perché non ha voluto ricevere i sindaci. Imponente lo spiegamento delle forze dell'ordine.
Cota: in certi paesi clima inaccettabile
Il presidente del Piemonte, Roberto Cota, a breve convocherà tutti gli amministratori pubblici della Valle di Susa, "indipendentemente dalla loro posizione" sulla Tav. La decisione arriva dopo l'incontro di stamani con i sindaci delle valli di Susa e Sangone. Per Cota "in certi Comuni della Val Susa c’è un clima inaccettabile, di intimidazione nei confronti degli amministratori solo perché cercano di fare con responsabilità gli interessi dei loro territori".
Legambiente: l'opera è inutile
A ribadire la propria ferma contrarietà ai lavori per l'Alta velocità è Legambiente. La Tav è "un'opera sostanzialmente inutile per il nostro Paese - dice il presidente Vittorio Colliati Sezzi, a margine della presentazione del Treno Verde di Ferrovie dello Stato, a Roma -. Dopo le decisioni prese per il ponte sullo stretto e le Olimpiadi 2020 mi aspettavo dal governo Monti più coraggio". Secondo il presidente di Legambiente "la Tav è stata pensata vent'anni fa, oggi ci sono opere più importanti come l'alta velocità verso il sud. E in Piemonte c'è da sciogliere il nodo sulla trasportistica dei pendolari a Torino".
Moretti: avanti con quel tracciato
Diametralmente opposta, per vovie ragioni, la posizione dell'ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti: "I corridoi europei servono per costruire infrastrutture che oggi l’Europa non ha e di essere in competizione con gli altri grandi del mondo che oggi stanno investendo (in grandi infrastrutture di trasporto, ndr) come succede in Cina". E ai giornalisti che chiedevano se si potrebbe pensare a un tracciato diverso, Moretti ha ribadito: "C’è quello e andiamo avanti con quello".
Il ministro Severino condanna le violenze
Il ministro della giustizia, Paola Severino, torna a condannare le violenze e le minacce da parte di alcuni No Tav.
"Condivido pienamente le dichiarazioni del vicepresidente del Csm Vietti (che aveva detto che la magistratura non si farà intimidire, ndr) e incontrando oggi il procuratore Caselli gli ho manifestato tutta la mia vicinanza e solidarietà, ma anche tutto il senso delle istituzioni che non possono essere destinatarie di messaggi intimidatori". "La libertà di manifestare il pensiero - ha concluso - è un principio fondamentale del nostro assetto costituzionale, ma non può mai trascendere nè nella violenza né nell'insulto".
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