"Nel M5S conta il potere". Nuove scintille tra Casaleggio e i 5 Stelle

Il presidente dell'Associazione Rousseau sferra l'attacco: "Ha collezionato un insuccesso dopo l'altro". L'irritazione di Todde: "Non ha più ruoli, ma continua a commentare tutto di noi"

L'ex pentastellato Davide Casaleggio
L'ex pentastellato Davide Casaleggio
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La metamorfosi del Movimento 5 Stelle fa un certo effetto. Non solo agli elettori storici, che infatti nel tempo si sono allontanati e hanno abbandonato quello che ormai è un partito del tutto differente rispetto alle origini. Ma anche a chi ha lavorato fin da subito per far nascere un soggetto politico che si sarebbe dovuto distinguere dai tradizionali schieramenti. Ecco perché da parte di Davide Casaleggio continuano ad arrivare bordate verso il corso targato Conte, a cui è seguita la replica 5S che ha infuocato il nuovo botta e risposta tra la vecchia guardia e l'attuale galassia grillina.

Le bordate di Casaleggio

Le perplessità del presidente dell'Associazione Rousseau nei confronti di Giuseppe Conte non sono certamente una novità: non ha mai pensato che fosse l'uomo giusto per rilanciare le sorti di un movimento in crisi e che, non a caso, sta continuando a sprofondare. E così Casaleggio, intervistato a La Stampa, ha deciso di rincarare la dose: "Ha collezionato un insuccesso dopo l'altro, dando la colpa prima a Luigi Di Maio, poi a Beppe Grillo. Adesso le scusanti sono finite". In effetti i 5 Stelle - da quando si sono affidati all'ex avvocato del popolo - hanno incassato una disfatta dietro l'altra, dai risultati da lista civica alle amministrative fino alla batosta alle elezioni europee.

Il figlio del fondatore dei 5 Stelle ha imputato alla nuova gestione la responsabilità di aver privato il Movimento degli obiettivi minimi, visto che anche i pilastri principali (vedi il crollo della lotta contro il due per mille) sono ormai venuti meno: "È rimasta solo la gestione del potere, l'unica cosa di cui si discute sono le regole interne per far contento qualcuno. Ma non è mai stato questo l'obiettivo del M5S che abbiamo creato. Se è rimasta solo la gestione del potere non è più utile".

La replica grillina al veleno

Alle stoccate di Casaleggio contro l'involuzione grillina è seguita la presa di posizione di Alessandra Todde che, sempre su La Stampa, ha replicato a muso duro: "Lui non ha più alcun ruolo e peso all'interno del Movimento. Nonostante si dichiari enormemente distante dal M5S, continua imperterrito a commentare tutto ciò che facciamo. Una sorta di ossessione". Poi, mostrandosi ottimista sulla compattezza del gruppo parlamentare attorno a Conte, non ha rinunciato a un'altra frecciatina: "I commenti esterni dei soliti nomi lasciano il tempo che trovano".

Tuttavia, nonostante la sicurezza mostrata da Todde, i 5 Stelle si preparano a vivere un nuovo periodo di grande incertezza e preoccupazione per gli equilibri

interni. La fase costituente, che nelle intenzioni dovrebbe dare un nuovo slancio al Movimento, si preannuncia piuttosto turbolento: i dissidi a distanza tra Conte e Beppe Grillo sono il primo segnale di un contesto insidioso che rischia di provocare un terremoto.

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