"Nessuno è eterno". Schlein gela De Luca sul terzo mandato

La segretaria dem replica agli ultimi attacchi firmati dal governatore campano: "Non si sta così in una comunità plurale. Esprimo solidarietà ai dirigenti dem insultati da De Luca"

"Nessuno è eterno". Schlein gela De Luca sul terzo mandato
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Il redde rationem è sempre più vicino. Lo stallo tutto interno al Pd tra la segretaria Elly Schlein e il governatore Vincenzo De Luca è pronto a sbloccarsi in via definitiva. Dopo i recenti e continui attacchi personali firmati dallo “Sceriffo”, ieri, dagli studi di Piazza Pulita su La7, è arrivata la risposta tranchant della leader democratica. Che ha liquidato così De Luca e il suo obbiettivo del terzo mandato personale: “In una comunità ci si rispetta. Tutti utili, nessuno è indispensabili e nessuno è eterno.

Il riferimento, più o meno velato, è al presidente della Regione Campania che, da diversi mesi a questa parte, non nasconde la volontà di scavalcare il regolamento del Nazareno per imporre un terzo mandato e continuare così nel ruolo di spina nel fianco alla nuova segreteria Pd. A domanda secca, Schlein non si tira indietro e replica: “Prima cosa esprimo solidarietà ai dirigenti del Pd ancora una volta insultati da Vincenzo De Luca”. Schlein si riferisce alle ultime vicende che vedono come protagonista lo stesso governatore prendere di mira due esponenti dem, Sandro Ruotolo da una parte e Stefano Graziano dall’altra. Il primo accusato di “non avere un voto e fare la guerra al più votato d’Italia”, mente il secondo definito come “uno che per pietà ho nominato consulente a 3 mila euro al mese”.

Due attacchi tanto gratuiti quanto gravi: “E' un peccato – riprende Schlein - perchè questi insulti vanno a coprire i buoni risultati che sta ottenendo la Campania”. Poi,a stretto giro, arriva il messaggio più diretto: “Non credo si stia così in una comunità plurale. In una comunità ci si rispetta. Tutti utili, nessuno indispensabile e nessuno eterno". E di rispetto, nelle ultime uscite pubbliche del governatore, ce n’è veramente poco. Solo per citare gli due episodi in ordine cronologico, De Luca prima ha lanciato la sfida alla Schlein e poi, come se non bastasse, ha pensato di denigrare direttamente l’intera gestione dem.

Nel primo caso ha liquidato la questione con una breve dichiarazione che ha tutto il sapore di una minaccia:“Io vado avanti a prescindere. Mi ricandido. Chi ci sta ci sta. Chi non ci sta non ci sta”. Per poi aggiungere di voler andare avanti a prescindere “anche se c'e' sempre qualcuno che fa domande sulla base dell'imbecillità di qualche esponente del Pd”. Nel secondo caso, invece, il governatore ha accusato il Pd a trazione Schlein di “non essere credibile per governare l’Italia”.

Secondo De Luca, il gruppo dem "continua ad avere un gruppo dirigente che nel 90 per cento dei casi non rappresenta nulla, il 90 per cento della segreteria non rappresenta nulla, né nei proprio territori né nella società italiana".

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