Dovevano essere elezioni «anomale», le prime nel mese di febbraio nella storia della Repubblica. In realtà, soprattutto al Nord, maltempo e nevicate non hanno frenato la corsa alle urne, almeno quanto ci si sarebbe aspettati da condizioni meteo così avverse. L'affluenza alle 22 era al 55,17% (dato Camera), in calo (-7,4%) rispetto al 2008 (62,56%). In controtendenza, invece, la situazione nelle tre regioni in cui si vota anche per eleggere il governatore, ossia in Lombardia, Lazio e Molise. Qui gli elettori ai seggi sono nettamente aumentati. In Lombardia, Lazio e Molise alle 22 l'affluenza era al 55,71% (un boom, +8,8%, rispetto al 2010, quando l'affluenza era risultata al 46,86%). Seggi aperti ancora nella giornata di oggi dalle 7 alle 15. Secondo gli instant poll che girano tra gli addetti ai lavori, la partita tra gli schieramenti resta apertissima.
LE CONTESTAZIONI
Ovunque non si sono registrate gravi interferenze nelle operazioni di voto, informa il Viminale. Naturalmente, a livello mediatico, il fuoriprogramma di giornata è quello della sexy contestazione al seggio di via Scrosati a Milano. Le tre attiviste di Femen che hanno protestato in topless, sfidando la temperatura sottozero, sono state accusate per atti contrari alla pubblica decenza e resistenza a pubblico ufficiale. Piccolo battibecco anche per la fidanzata del Cavaliere, Francesca Pascale, che ha votato a Napoli, nel seggio allestito in una scuola a Fuorigrotta. Accompagnata dal padre e dalla sorella, e con il suo cagnolino nella borsa, la Pascale è stata accolta da alcuni fotoreporter e curiosi, con alcuni dei quali ha avuto uno scambio di battute. A chi le ha urlato «Vergogna!», lei ha replicato: «Sono i comunisti la vergogna dell'Italia...».
LE POLEMICHE
Polemiche di tutt'altra natura a Prato, dove l'assessore all'Integrazione Giorgio Silli (Pdl), dai ieri è anche scrutatore in una sezione del seggio della frazione di Figline. La scelta dell'assessore ha suscitato le reazioni di alcuni esponenti del Pd sulla Rete e sui social network, oltre a quella della segretaria provinciale dei Democratici Ilaria Bugetti che giudica la scelta di Silli «inopportuna». Dal canto suo l'assessore comunale spiega che «non c'è nessun illecito o incompatibilità: i seggi sono pieni di eletti che svolgono ruoli di scrutatore o presidente». Ma il Pd protesta pure in Campania. Ciro Cacciola, coordinatore della campagna elettorale Pd in Campania, denuncia: «Non è possibile tollerare comportamenti come quelli già riscontrati.
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