Nome, simbolo e il ruolo di Grillo: la costituente M5s prepara la rivoluzione

Gli attivisti pentastellati hanno scelto quali saranno i dodici temi da affrontare nell’assemblea in programma tra fine ottobre e inizio novembre

Nome, simbolo e il ruolo di Grillo: la costituente M5s prepara la rivoluzione
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Il M5s guarda al futuro, forse alla rivoluzione. Si è conclusa la prima fase del processo che porterà all'Assemblea costituente, in programma tra fine ottobre e inizio novembre. Gli attivisti pentastellati hanno individuato i dodici temi che"saranno oggetto di discussione e di definizione di più specifiche proposte da porre al centro del confronto deliberativo, i più importanti obiettivi strategici che devono orientare l'azione politica del Movimento e i più rilevanti cambiamenti utili a rendere più efficiente la nostra organizzazione secondo la nostra comunità". Tra questi troviamo le radici del Movimento, a partire dal nome e dal simbolo, senza dimenticare uno dei dossier più dibattuti negli ultimi anni: la regola dei due mandati.

In ballo c'è anche il futuro di Beppe Grillo. Tra le priorità, infatti, c'è la discussione dei ruoli del Presidente e del garante: da una parte Giuseppe Conte, dall'altra il comico genovese. Uno scontro frontale che difficilmente consentirà la coesistenza tra i due ed è tutt'altro che casuale la nuova trovata del fondatore del Movimento con la "Bacheca dei mugugni" istituita sul suo sito, che ha raccolto 22 mila contributi. Una risposta neanche tanto velata alla costituente lanciata da Giuseppi, un tentativo di smontare la narrazione del percorso dal basso con il quale Conte prova a"riossigenare" il partito. La spaccatura è tale da spingere Grillo a rilanciare pressochè esclusivamente gli interventi anti-Conte, compresi quelli che parlano di "costituente farsa" e che auspicano la scissione.

La votazione si è conclusa domenica 22 settembre alle ore 23.59 e ha registrato un totale di quasi 154 mila preferenze tra iscritti e non iscritti. "Avremmo voluto occuparci di tutti i temi, ma dobbiamo concentrarci su quelli prioritari. Tutti i contributi pervenuti rimangono comunque un patrimonio inestimabile di cui non possiamo non tenere conto e indicano una comunità viva, con un grande senso di partecipazione, che deve essere assecondato e incentivato", si legge nella nota diramata sul sito M5s.

La priorità assoluta dei pentastellati in base alla votazione è la “Riforma del Sistema sanitario nazionale e tutela della persona”, che ha raccolto 12.278 voti. Poi spazio a “Crescita economia inclusiva e lavoro dignitoso” con 11.254 voti e “Contrasto all’evasione fiscale e etica nell’impresa” con 10.655 voti. Tra i dodici temi selezionati spazio a “Politica di pace ed Europa”, “Centralità della questione giustizia nell’azione politica del Movimento”, “Transizione ecologica e patrimonio naturale per un'ecologia integrale”, “Informazione libera e sovvenzioni alla cultura“,“Riforma della scuola primaria e secondaria“,“Riforme per un maggiore equilibrio territoriale nel Paese“ e “Università e ricerca scientifica“.

Ma, come evidenziato in precedenza, i riflettori sono accesi su quei temi che potrebbero cambiare faccia al M5s in maniera irreversibile. La “Revisione dello Statuto per discutere dei ruoli del Presidente e del Garante, il nome e il simbolo del Movimento e la riorganizzazione dei Gruppi” ha raccolto 7.814 voti, circa quattrocento in meno per la “Revisione del Codice etico per candidature e alleanze”. Dossier che dividono Conte e Grillo.

Emblematica la spaccatura sul limite dei due mandati: il dibattito della costituente valuterà se mantenerlo, prevederne dei casi di deroga o allungarlo, decretando di fatto la fine del M5s delle origini, già “archiviato” con i vari inciuci con la sinistra. Una cosa è certa: l’era grillina non è mai stata così vicina alla fine.

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