"Non candidiamo Moratti". Il Pd rompe col Terzo Polo e cerca il M5S

Il Partito democratico conferma il "no" a Moratti: "Non c'è un motivo al mondo per candidarla". Le ipotesi sul tavolo sono tante: si cerca l'intesa coi 5 Stelle

"Non candidiamo Moratti". Il Pd rompe col Terzo Polo e cerca il M5S

Le elezioni regionali che si intravedono all'orizzonte rappresentano una delle cause principali del momento di forte caos all'interno del Partito democratico, alle prese già con frizioni interne e un crollo di consensi a livello nazionale. Il Pd ha confermato il "no" all'ipotesi Letizia Moratti, che ha deciso di scendere in campo con il Terzo Polo. A questo punto i dem proveranno a ricostruire i ponti con il Movimento 5 Stelle, nel tentativo di dare vita a un campo largo di sinistra come alternativa al centrodestra.

Il "no" del Pd a Moratti

Fonti del Nazareno interpellate dall'Agi fanno sapere che "non c'è un motivo al mondo perché il Partito Democratico candidi" Letizia Moratti per l'appuntamento elettorale in Lombardia. Dal quartier generale del Partito democratico fanno notare che l'ex assessore ha avuto una lunga storia all'intero del centrodestra e pertanto non viene considerata un'opzione plausibile. "E questo nel momento in cui il Pd era in salita e vinceva alle amministrative tutto quello che c'era da vincere. È il disvelamento del progetto di Renzi con Carlo Calenda come ruota di scorta", concludono i dem.

La carta M5S

Come riferito dall'Adnkronos, un big del Pd ha fatto osservare che si è venuto a creare "un bel casino": in effetti il Partito democratico è passato dall'essere la potenziale forza politica trainante di una possibile coalizione di centrosinistra "al partito da spolpare". Nei prossimi giorni si cercherà di siglare un'intesa con il Movimento 5 Stelle anche se, come osserva il dirigente dem, la situazione "è molto complicata". Le ipotesi in campo sono molteplici, ma tutte accomunate dall'intenzione di allargare il campo.

Le ipotesi sul tavolo

Dal Nazareno fanno notare che questa potrebbe essere la settimana decisiva per provare a chiudere la partita. Spinosa la questione Lombardia. Ha perso quota l'ipotesi Carlo Cottarelli, pista che dal Pd ritengono quasi chiusa. Nulla è ancora ufficiale, ma i dem annotano che "Cottarelli ci ha sempre detto che sarebbe stato in campo solo se ci fosse stata una coalizione Pd-Terzo Polo". Ecco perché ritengono che sia "difficile che accetti". C'è chi guarda a Beppe Sala: per molti il sindaco di Milano "sarebbe la candidatura vincente, ma il problema è convincerlo".

Per il Lazio la carta più accreditata sembra essere quella dell'assessore Alessio D'Amato.

Tuttavia si fanno anche altri nomi come Daniele Leodori (vicepresidente uscente della Regione) e Marta Bonafoni (capogruppo della lista Zingaretti in Consiglio Regionale). Invece risultano in calo le possibilità per la strada che porta a Enrico Gasbarra.

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