La sinistra si spacca sugli ecovandali. E Schlein continua a fare scena muta

La sinistra italiana si divide sul blitz degli eco-vandali contro la Gioconda. Mentre Bonelli prova a prendere le distanze a fare rumore è il silenzio assenso di Schlein e Conte

screen da Stasera Italia / Rete4
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Il rumore della zuppa che ieri, al Louvre, è stata lanciata sul vetro della Gioconda ha avuto l’effetto contrario di quello auspicato dagli eco-vandali. L’"impresa" delle due guerriere green è stata derubricata fin da subito come un mero atto vandalico da condannare senza se e senza ma. In Italia perfino la sinistra colorata di verde, da sempre attenta alle istanze degli eco-teppisti, ha voluto prendere le distanze.

La condanna di Bonelli

Angelo Bonelli, rappresentante di questa corrente e co-portavoce di Europa Verde, è intervenuto con parole per una volta nette. “Non condivido questi metodi”, ha sentenziato ospite di Stasera Italia, il programma televisivo di Rete4. Il motivo? È presto detto: “Perché ci si concentra più sul gesto che sul messaggio, dal punto di vista della comunicazione”. Le ambiguità di Bonelli e del suo partito, ovviamente, non mancano:“Il messaggio, per quanto mi riguarda, - spiega il leader Verde - è condivisibile. Noi abbiamo un’urgenza di affrontare il tema del cambiamento climatico, che sta determinando siccità”. “Il tema dell’agricoltura – aggiunge Bonelli oggi è sulle pagine dei giornali per la protesta degli agricoltori, ma noi dobbiamo invece concentrarci molto sulle politiche. Purtroppo è quello che la politica non fa, ovvero le politiche sul clima”.

Retorica ambientalista a parte, il messaggio di Bonelli sul metodo sbagliato e demagogico utilizzato dagli eco-vandali è un primo passo verso una condanna limpida dei gesti tanto clamorosi quanto ignoranti dei militanti verdi. Purtroppo, come spesso accade al deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, il riflesso è sempre lo stesso: addossare la colpa a Giorgia Meloni e al governo che presiede.“Oggi la premier Meloni – sostiene Bonelli - ha inaugurato la conferenza del cosiddetto Piano Mattei, ma in realtà è una conferenza che vuole prendere gas dall’Africa, coltivare terreni agricoli in Africa per fare biocarburanti in luoghi dove è più alto l’indice di malnutrizione".

Il silenzio di Schlein e Conte

Una presa di posizione che – seppur condita da attacchi al governo e ambiguità ecologiche – segna un cambio di passo notevole rispetto al passato. Lo stesso, purtroppo, non si può dire per gli altri due leader della fantomatica opposizione. Il campo largo guidato da Elly Schlein e Giuseppe Conte, sempre attento agli estremismi di destra, come per magia si dimentica degli esagitati in salsa green. Davanti all’attacco parigini di ieri mattina l’accozzaglia giallo rossa preferisce non esporsi.

Mentre il leader pentastellato è troppo impegnato a giganteggiare da Fabio Fazio, intervistato per l’occasione nella trasmissione Che tempo che fa, la “leader” democratica è in trincea per combattere la cosiddetta “Tele Meloni” e l’occupazione della Rai da parte del pericoloso governo di destra.

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