"Nessun patrocinio". Bufera sul corso per la "carriera alias" a scuola

Il logo del ministero del Lavoro sul volantino del corso di aggiornamento per docenti che prevede anche la "carriera alias". Ma il viceministro smentisce tutto

"Nessun patrocinio". Bufera sul corso per la "carriera alias" a scuola

Il liceo De Andrè di Brescia ospiterà nei prossimi giorni un corso di formazione dedicato esclusivamente ai docenti dal titolo "Io, tu, noi. Valorizzare le differenze a scuola: percorsi e strumenti". All'interno di questo progetto, il 7 marzo è previsto un incontro incentrato sulla "carriera alias", ossia la possibilità che viene offerta agli studenti che non si identificano nel genere di nascita di essere chiamati con un altro nome a loro scelta, anche se non è ancora stata avviata la procedura legale di modifica dei documenti. Nel manifesto del corso di formazione, in alto a destra, è stato inserito il logo del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, come se si trattasse di un patrocinio e questo ha fatto sollevare l'associazione Pro Vita. Tuttavia, il viceministro Maria Teresa Bellucci ha categoricamente smentito che il dicastero presieduto da Marina Elvira Calderone abbia dato il suo patrocinio.

Volantino corso docenti

"Gravissimo che il ministero del Lavoro e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia si facciano promotori di un corso totalmente impregnato di ideologia gender indirizzato ai docenti delle scuole medie, licei e altri istituti secondari di secondo grado di Brescia. Si parlerà di 'superamento del binarismo' sessuale, e del 'processo di transizione e ricadute sulla scuola, nome di elezione, carriere alias'", dice il portavoce di Pro Vita e Famiglia onlus Jacopo Coghe.

La replica che arriva da Palazzo Marco Biagi è netta: "Ci tengo a precisare che non esiste alcun patrocinio o supporto diretto da parte dell'attuale Governo e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, così come insediato a seguito della vittoria del centrodestra del 25 settembre, all'iniziativa". Così il viceministro Bellucci è intervenuto con una nota, spiegando che "l'obiettivo prioritario del governo Meloni è la tutela del superiore interesse del minori e il contrasto di qualsiasi forma di strumentalizzazione compresa quella a servizio dell'ideologia gender". La posizione dell'esecutivo ora in carica è in totale rottura con quella portata avanti fino a settembre dal governo che vedeva il tandem M5s-Pd.

"L'iniziativa sulla carriera alias, che ha luogo a Brescia, non rappresenta in alcun modo le idee di questo esecutivo, piuttosto è l'eredità dell'aggiudicazione di un bando Pon avvenuto nella scorsa legislatura", ha proseguito il viceministro, sottolineando che i contenuti espressi in quel corso "nulla hanno a che fare con i bisogni psicologici e di rispetto delle tappe evolutive dei minori". Proprio per questo motivo, Maria Teresa Bellucci ci tiene a esprimere la sua posizione incontrovertibile sulla questione: "Reputo i contenuti di tale iniziativa lesivi della salute e del benessere delle persone di minore età, le quali dovrebbero vedere le Istituzioni impegnate sempre e comunque nel garantire la migliore educazione e il rispetto del loro equilibrio psico-fisico".

Il viceministro, quindi, sottolineando come la segnalazione dell'associazione Pro Vita sia meritevole di attenzione, ribadisce che "la sinistra, quando governa, lo fa calpestando il rispetto e la tutela dell'educazione di bambini e adolescenti".

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