"Non sta nelle regole". Sala si accorge ora del blitz proPal sul duomo

Bandiera della Palestina sul duomo di Milano: Sala trova il tempo di stigmatizzare l'accaduto solo dopo ventiquattr'ore. Il gesto rivendicato dai Verdi che lo sostengono a Palazzo Marino

"Non sta nelle regole". Sala si accorge ora del blitz proPal sul duomo
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Un bandierone della Palestina è stato dispiegato sulla facciata del Duomo di Milano. È accaduto ieri e tutti chiaramente ne hanno parlato. Ad accorgersi dell'imbarazzante immagine con ritardo è stato però il sindaco della città ambrosiana, Beppe Sala, che ha trovato il tempo di commentare e stigmatizzare l'accaduto solo dopo ventiquattr'ore. "Penso che le opinioni politiche di tutti vanno rispettate, ma ci sono delle regole e una cosa del genere non sta nelle regole, quindi è una cosa profondamente sbagliata, poi i luoghi devono essere vigilati, a volte non è semplice perché non si può vigilare tutta la città, rimane il fatto che ovviamente è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere", ha commentato il primo cittadino.

Alla buon'ora. Dopo l'incursione pro-Palestina rivendicata dall'ex parlamentare dei Verdi, Stefano Apruzzo (che già aveva compiuto un analogo gesto a Montecitorio), il sindaco ci ha impiegato quasi un giorno per affermare quel che il buon senso avrebbe suggerito di dire subito. Ovvero che quel gesto, comunque la si pensi, era sbagliato. Punto. Ma l'operazione è stata escogitata da un esponente dei Verdi che sostengono la maggioranza a Palazzo Marino ed è quindi possibile che nel centrosinistra milanese serpeggiasse un certo imbarazzo. Incalzato sulla questione, lo stesso Sala ha precisato: "Ma infatti io non è che rispetto a chi sta con me dico che ha sempre ragione. Per l'amor del cielo, è libertà di pensiero, però c’è il rispetto delle regole e questo vuol dire non rispettarle".

Peraltro, l'esposizione di quella bandiera ci è sembrata anche assai poco rispettosa dell'edificio religioso, della sua storia e della sua ideale appartenenza all'intera comunità milanese (senza distinzioni politiche). Anche su questo, avremmo apprezzato una presa di posizione esplicita del sindaco. Sala ha inoltre commentato le parole del presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, che lo aveva accusato di essere "di parte" per aver aperto alla discussione in Consiglio comunale sull’eventuale esposizione della bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo Marino.

"Non so perché, io francamente sull’esposizione della bandiera ho rinviato al Consiglio, ho detto che è giusto che il Consiglio

dica la sua, per cui diciamo che non voglio rispondere a polemiche con polemiche e anche per senso di maturità visto il momento così delicato, evito quando è possibile di polemizzare", ha risposto il primo cittadino.

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