Odio e fango sulla Polizia

Questa settimana ci occupiamo del caso di Pisa attraverso la voce del ministro dell'Interno e del sindacato di Polizia

Odio e fango sulla Polizia
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Odio, odio e ancora odio. Ettolitri di bile scaricato addosso agli agenti di polizia che, ogni giorno, lavorano per tutelare l’ordine e la sicurezza di tutti noi. Sì, compresi i kompagni che non perdono mai occasione per scendere in piazza e protestare. Provocare. In questi mesi di governo a guida Meloni in particolare. A volte, purtroppo, molti giovani “indifesi” cercano lo scontro per creare il caso. Un pretesto per urlare “siamo governati dai fascisti”. E così le provocazioni sfociano in “cariche di alleggerimento” che, purtroppo, richiedono l’uso del tanto odiato e doloroso manganello.

*ASCOLTA IL PODCAST E I COMMENTI DEL SINDACATO DI POLIZIA*

Prima uno sputo, poi un pugno sferrato con violenza ad un agente. Poi la carica, i manganelli, il sangue. Questo è accaduto a Pisa. Cosa dovrebbero fare gli agenti, lasciarsi mettere i piedi in testa, farsi calpestare da chi la legge non la rispetta? Non credo sia la cosa giusta. Le leggi sono fatte per essere rispettate. Sempre. A 15 anni come a 70. L’età, spesso, non può essere usata come una giustificazione. Lo sappiamo, molti presenti alla manifestazione di Pisa non erano animati da buoni intenti. Volevano fare casino. Lo stanno facendo per la Palestina e lo hanno fatto per Alfredo Cospito, il terrorista anarchico rinchiuso dentro le patrie galere con il 41bis.

Le bandiere del collettivo Cambiare Rotta erano ben visibili. Tanto quanto i manganelli. C’erano anche dei giovani ignari? Molto probabile. Gli agenti, però, nella confusione non riescono sempre a capire chi c’entra e chi no. È un rischio, vero. Un rischio calcolato dagli stessi manifestanti che, se avessero protestato senza tentare di oltrepassare il cordone di sicurezza, sarebbero usciti illesi. Senza neanche un graffio.

La Polizia non si “diverte ad usare i manganelli” come ci ha detto Edoardo Alessio del sindacato della polizia di Stato FSP. L’ingaggio è sempre lo stesso. Un ingaggio usato da anni. Con i governi di sinistra e di destra, compresi quelli né carne e né pesce di Giuseppe Conte che ha utilizzato i ragazzi per fare politica. Un gesto che gli è costato caro, tanto da essere persino contestato alla manifestazione di Roma fuori dal Viminale.

*ASCOLTA IL PODCAST E LA CONTESTAZIONE*

Un caso montato ad arte per speculare contro un governo che ha autorizzato migliaia di manifestazioni. Ben 11.219 nel 2023 e dal primo gennaio ad oggi ben 2.538.

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