Un bagno di sangue. E non solo per i semplici contribuenti. Adesso a tremare sono le imprese. Calcolatrici alla mano i numeri che appaiono sui moduli compilati sono drammaticamente alti. E il governo non è disposto a concedere alcuna proroga: la prima rata dovrà essere saldata entro il 18 giugno. Intervenendo al convegno dei giovani di Confindustria di Santa Margherita Ligure, il vice ministro per l’Economia Vittorio Grilli ha chiuso la porta in faccia al centrodestra che chiedeva a gran voce più tempo per poter pagare la "nuova" imposta.
A meno di un paio di settimane dalla scadenza per il pagamento della prima rata dell'Imu è sempre più evidente che l’aggravio del carico fiscale sarà una vera e propria stangata. C'è chi addirittura mormora la parola "massacro". A spaventare è soprattutto la mannaia che sta calando sugli immobili commerciali come uffici, negozi e capannoni industriali. Secondo una elaborazione del Sole24Ore, il prelievo potrebbe arrivare addirittura a triplicare rispetto al 2011. "La stangata - spiega il quotidiano della Confindustria - si profila ancora più dura per negozi e immobili delle imprese, alle prese anche con recessione e crisi dei sonsumi". Eh sì, perché in tempi di crisi economica il governo dei tecnici anziché favorire le imprese, le azzoppa con un'ulteriore imposta. Nel 2012 per i negozi e gli uffici si arriverà a pagare fino a tre volte e mezza quanto versato lo scorso anno, mentre ai proprietari di capannoni industriali arriverà a costare fino a 155% in più. Una stangata che era stata annunciata già da tempo, ma che l'esecutivo e il ministero dello Sviluppo economico non hanno saputo affrontare. "Anche dove si è deciso, almeno per ora, di non allontanarsi dalle aliquote di riferimento fissate dalla legge nazionale - avverte il Sole - l'Imu colpirà con molta più decisione rispetto all'Ici". Un esempio? La Milano di Giuliano Pisapia dove l'Imu sui negozi segnerà un aumento del 243%, mentre quella sugli uffici un incremento del 239%. Una sassata, appunto.
Sul fronte politico si frantuma nel vuoto il pressing sul premier Mario Monti per ottenere una proroga dei pagamenti.
Viste le difficoltà riscontrate dai commercialisti e dagli studi fiscali nel calcolare correttamente l’Imu e quelle incontrate dai cittadini nella compilazione del modello F24, in molti avevano chiesto all'esecutivo una presa di posizione in favore dei contribuenti. Dopo l’Istituto nazionale dei tributaristi, anche il Pdl e la Lega Nord avevano chiesto un rinvio della scadenza per il pagamento della prima rata. Il viceministro Grilli però ha fatto sapere che il governo non è disposto a venire incontro ai contribuenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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