Yahya Sinwar elevato come martire. Non dai palestinesi ma dai comunisti del Partito del Carc, (Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) che ora hanno elevato il testamento morale dell'ex capo di Hamas a propria guida per tracciare la rotta utile, come dicono loro, a "rendere il Paese ingovernabile al governo Meloni fino a cacciarlo". Il partito dei Carc si sta distinguendo di recente per la vocazione eversiva delle proprie intenzioni, per la volontà di far esplodere le piazze e causare problemi di ordine pubblico. Una volontà che il gruppo militante nell'area più estremista della sinistra ha espresso in diverse occasioni e che, ora, pare abbia trovato il suo manifesto d'appoggio nel testamento del terrorista.
Anzi no, perché dai Carc rifiutano questa definizione per Sinwar che, anzi, definiscono "martire della lotta di resistenza del popolo palestinese contro l’occupazione sionista e dirigente dell’organizzazione politica Hamas". A loro dire, nel testamento non sono riportate le parole "di un 'fondamentalista islamico', appellativo con cui i media di regime cercano di denigrare lui e la sua organizzazione Hamas". No, perché quelle per i Carc sono le "parole di un partigiano". Dal gruppo dei comunisti, si evidenzia come "l'unione senza condizioni tra le sue scelte di vita e la liberazione del suo popolo, la spinta a unire ogni palestinese in questa lotta, al di là delle organizzazioni politiche di riferimento e le parole d’ordine 'non aspettatevi giustizia, siate giustizia' sono un grande contributo e lascito di Sinwar al suo popolo insieme alla sua opera".
Un contributo che vogliono traslare sulle lotte nelle piazze in Italia. "Serve unità e solidarietà di classe, serve un dibattito franco, aperto e constante sulle giuste idee e iniziative sempre più convinte e radicali ad esse conseguenti. Serve dare uno sbocco politico all’enorme malcontento, rabbia e mobilitazione che cresce in ogni angolo del pianeta", scrivono, per "alzare il livello, marciare uniti per rendere il Paese ingovernabile al governo Meloni fino a cacciarlo". Dar seguito alle parole del testamento di Sinwar, scrivono ancora dai Carc, significa "imporre un governo che sia espressione di questi interessi e si ponga questi obiettivi.
Significa non aspettare o limitarsi a chiedere giustizia ma essere giustizia". L'integralismo che diventa parte dei gruppi comunisti è un livello nuovo nello scenario politico, sul quale occorre tenere alta l'attenzione per le sue evoluzioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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