Dopo gli Orsini, i D'Orsi

Morto un cattivo maestro se ne fa un altro

Dopo gli Orsini, i D'Orsi
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Morto un cattivo maestro se ne fa un altro. Dai Negri ai rossobruni è solo questione di una sfumatura dottrinale. Dagli Orsini a d'Orsi, ortografica. A ulteriore conferma che la casta peggiore del Paese non è quella dei politici ma degli intellettuali, ultimamente il professore Angelo d'Orsi, noto storico a sinistra della sinistra radicale, sta dando prova del peggior ideologismo applicato alle cronache di guerra. Marxista di ferro, allievo di Norberto Bobbio e a lungo docente all'Università di Torino, dove ancora oggi è soprannominato «Pol Pot», il Prof ormai ha abbandonato le aule prediligendo i talk show (con un orientamento al putinismo spinto), pagando una fastidiosa deriva senile verso l'uso militante dei social. Dove ieri ha scritto: «Ammesso che lo abbia mai avuto, oggi, con lo sterminio dei palestinesi a Gaza, Israele ha cancellato il diritto a esistere come Stato».

Non sapremmo da dove iniziare.

Dalla viscida proposizione concessiva «ammesso che»? Dall'uso del termine agghiacciante «sterminio» attribuito agli ebrei? Dall'arrogante conclusione senza giustificazione storica né logica che Israele non ha diritto di esistere?

Zazzera grigia e cuore rosso, il professor Angelo d'Orsi nostra personalissima impressione incarna perfettamente la Sinistra quando esprime la sua virtù migliore. Scegliere il lato peggiore della Storia

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