Dopo averla cantata più volte in Parlamento, ora il Pd rilancia e chiede una legge per Bella Ciao. Il deputato dem Stefano Vaccari, segretario di presidenza della Camera, insieme ai colleghi Marco Furfaro e Mauro Berruto, ha presentato una proposta di legge per riconoscere la nota canzone "quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita della repubblica italiana".
Secondo i tre deputati del Pd "Bella ciao è il canto della libertà e della riconoscenza verso chi si è battuto, anche sacrificando la propria vita, per riconsegnare la libertà e la democrazia al popolo italiano costretto alla tirannia nazifascista" e, pertanto, dovrebbe essere eseguita subito dopo l'inno d'Italia in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile, giorno della Liberazione. "Sulla storia condivisa si costruisce il futuro del paese e non certo con rigurgiti squadristi che sono una grave offesa per milioni di cittadini", dice Vaccari ricordando che l'iniziativa parlamentare dem è partita già nel 2022. Tutto questo avviene a pochi giorni dalla bagarre scoppiata nell'Aula di Montecitorio dopo che il grillino Leonardo Donno ha importunato il ministro Roberto Calderoli cercando di consegnarli una bandiera tricolore mentre alla Camera si discuteva la riforma dell'autonomia differenziata. Dopo il parapiglia e la successiva sospensione di ben 11 deputati, le opposizioni hanno indetto un sit-in per martedì pomeriggio in segno di protesta contro una riforma che definiscono "Spacca-Italia".
Le parola di Andrea Crippa
A mandare su tutte le furie le forze di centrosinistra non è stata solo il verbale dell'ufficio di presidenza che ha bollato come "disordini" ciò che per le opposizioni è stata una vera e propria aggressione, ma soprattutto le parole del leghista Andrea Crippa. Il del vicesegretario del Carroccio, infatti, parlando delle polemiche nato dopo che il deputato Domenico Furgiuele aveva mimato il simbolo della Decima Mas, aveva dichiarato: "Per me è più un gestaccio cantare Bella ciao, perché richiama il comunismo e il comunismo ha portato a milioni di morti. E purtroppo esiste ancora qui in quest'Aula".
Poche ore dopo il vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, aveva incrociato il leghista Crippa e lo aveva apostrofato dandogli del "cogl..." e attaccandolo duramente: "Dici delle cose da ignorante, non conosci la storia". Crippa aveva replicato semplicemente: "Io la penso in maniera diversa da voi, e ne vado fiero".
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