Dalle critiche agli insulti, ecco il salto di qualità di Elsa Fornero. Come sempre ospite di Di Martedì, l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha lanciato un'invettiva contro l'attuale vicepremier, non lesinando stilettate feroci a Matteo Salvini, suo storico nemico. Dalla sua legge pensionistica al reddito di cittadinanza, l'economista ha dedicato quasi tutto il suo intervento al segretario federale della Lega, definito addirittura "penoso".
L'attacco della Fornero
"Elsa Fornero parla così perché non ha mai lavorato nella sua vita, quindi dovrebbe solo vergognarsi e stare zitta", uno degli interventi di Salvini nel corso della campagna elettorale. E ancora: "Se ci avrete dato il voto e non avremo fatto quello che ho detto stasera, siete titolati a spernacchiarmi: via legge Fornero e sì a Quota 41".
"Lui direbbe probabilmente anche questa sera che cancelleranno la legge Fornero", ha esordito l'economista, fomentata dai video mandati in onda da Floris: "Non l'hanno fatto ieri perchè magari c'erano dei vincoli europei che non hanno consentito la cancellazione. Ma lo faranno tra due mesi, quando possono prendere un po' di respiro. Lui ha questa faccia tosta di dire le cose e ripeterle anche quando sono smentite dai fatti".
"Salvini è un po' penoso"
Elsa Fornero ha ricordato che la sua legge è nata in un momento di estrema difficoltà, senza dimenticare i numerosi cambiamenti apportati. "Ma la politica è così intossicata che non si discute nel merito", l'opinione dell'ex ministro: "Bisogna erigerla a simbolo di una battaglia contro il male, che sono i tecnici nel caso specifico di Salvini. Questo succede tante volte, è successo anche con il reddito di cittadinanza. Sappiamo tutti che deve essere cambiato perchè non ha funzionato bene, ma è uno strumento necessario in un Paese civile".
La Fornero ha poi sfruttato il reddito di cittadinanza per riservare l'affondo più duro nei confronti del leghista, oggi contrario al sussidio ma un tempo - per forza di cose - favorevole.
"È anche un po' penoso", il violento j'accuse dell'economista: "È un po' penoso che una persona che oggi esulta per una non cancellazione del reddito di cittadinanza, non si ricordi di aver detto quelle cose non secoli fa, ma anni fa". Un'altra, l'ennesima, ventata di odio gratuita da parte della professoressa Fornero, ormai di casa a Di Martedì per sputare sentenze contro il governo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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