Un tributo all'imprenditore, al personaggio pubblico, al politico e all'uomo di Stato. Ma soprattutto un omaggio all'uomo pieno di vita e di gioia. Ed è al suo sorriso e alla sua umanità che si sono inchinati con empatia e affetto uomini politici, imprenditori e uomini di Stato. Con il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il governatore lombardo, Attilio Fontana a fare gli onori di casa all'ingresso laterale del Duomo. L'ultimo a prendere posto tra i banchi della prima fila è stato il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al suo fianco l'emiro del Qatar Hamad Al Thani e il presidente iracheno Abdul Latif Rashid. Con i quali la premier Giorgia Meloni, arrivata poco prima, è riuscita a scambiare ricordi e pensieri prima dell'inizio della cerimonia. A seguire le parole dell'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, anche altri due capi di Stato: il presidente ungherese Viktor Orban e quello albanese Emi Rama, che hanno preso posto alle spalle dei Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Alessandro Scarano e Adele Tonnini, insieme con il presidente del Partito popolare europeo Manfred Weber e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Nei primi banchi hanno trovato posto le principali figure delle nostre istituzioni a iniziare dalla Meloni, seduta al fianco dei presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, e della presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra. Per l'omaggio all'uomo e al politico c'era tutto il governo. E quattro degli ultimi presidenti del Consiglio (Prodi assente più che giustificato per la morte della moglie, Giuseppe Conte no). Per il tributo dello Stato allo statista hanno voluto esserci Paolo Gentiloni, nella doppia veste di ex inquilino di Palazzo Chigi e commissario europeo, Mario Draghi, Mario Monti e Matteo Renzi. La chiesa più grande d'Italia sembrava una piccola cappella per quanto il dolore e la partecipazione legava uomini di Stato e personaggi dello spettacolo, imprenditori e campioni dello sport. Un Paese che si ritrova comunità. Dal Segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, ai governatori di Liguria, Veneto, Friuli e Sicilia (Giovanni Toti, Luca Zaia, Massimiliano Fedriga e Renato Schifani). Con loro l'intera compagine governativa da Giancarlo Giorgetti (Economia) a Guido Crosetto (Difesa), da Marina Calderone (Lavoro) a Francesco Lollobrigida (Agricoltura). Con vecchi e nuovi protagonisti della politica: da Angelino Alfano a Giorgio Gori (sindaco di Bergamo), da Umberto Bossi a Denis Verdini, da Letizia Moratti a Giulio Tremonti. Presenti anche esponenti dell'opposizione come la neo segretaria dem Elly Schlein, Francesco Boccia, Carlo Calenda e Mara Carfagna. Per omaggiare l'uomo di sport che tutto ha vinto nel «catino» di San Siro c'erano tra gli altri il presidente del Coni Giovanni Malagò, gli ex allenatori rossoneri Arrigo Sacchi, Massimiliano Allegri e Fabio Capello. Oltre a tanti degli ex campioni che hanno dato lustro ai colori rossoneri come Franco Baresi, Demetrio Albertini, Zvonimir Boban e Pippo Inzaghi. E poi ancora Claudio Lotito, Aurelio De Laurentis, l'ex ministro Franco Carraro e Paolo Scaroni. I volti più terrei sono quelli dei suoi collaboratori nelle aziende di famiglia, da Niccolò Querci a Giampaolo Letta, da Mauro Crippa a Stefano Sala e Gina Nieri. E il mondo dell'imprenditoria non ha fatto mancare il suo sostegno alla famiglia e il suo omaggio: da Flavio Briatore a Urbano Cairo, dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli a Marco Tronchetti Provera. I volti noti dello spettacolo non si possono elencare: la grande famiglia Mediaset ha risposto compatta e commossa all'appello: da Gerry Scotti a Iva Zanicchi, da Barbara D'Urso a Federica Panicucci.
Fino a Maria De Filippi, seduta nel banco dei familiari dietro ai figli Marina e Pier Silvio. E poi quegli amici di sempre che hanno accompagnato Berlusconi in tutte le sue esperienze pubbliche: Gianni Letta e Fedele Confalonieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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