Popolari, Socialisti, Conservatori: quali sono i partiti europei e chi ne fa parte

Dal 10 giugno in poi sarà fondamentale iscriversi a un gruppo europeo parlamentare per costruire nuove alleanze, in vista della composizione della Commissione, e potere essere determinanti nelle future decisioni dell'Ue

Popolari, Socialisti, Conservatori: quali sono i partiti europei e chi ne fa parte

Dopo le elezioni europee, come sempre accade, tutti i movimenti politici italiani che saranno riusciti a superare in termine di percentuali la soglia di sbarramento del 4% - e quindi di accedere con i suoi rappresentati eletti - al Parlamento Europeo dovranno poi necessariamente decidere in quale dei gruppi europei iscriversi. Del resto, è più che necessario appartenere a una famiglia dell'Ue nell'emiciclo di Bruxelles e Strasburgo per potere contare qualcosa nelle decisioni comunitarie. I partiti europei sono organizzazioni regolate da norme specifiche. In base al Trattato sull'Unione europea (TUE), "i partiti politici a livello europeo contribuiscono a formare una coscienza politica europea e a esprimere la volontà dei cittadini dell'Unione".

Al momento sono dieci i partiti europei registrati sul sito dell'Autorità competente che controlla l'operato dei vari gruppi e sanziona le violazioni del regolamento sugli statuti e sul finanziamento dei partiti europei, approvato nel 2014. Per esistere un partito europeo deve obbligatoriamente avere tra i suoi membri parlamentari europei, nazionali e consiglieri regionali in almeno un quarto dei 27 Stati Ue (a oggi sette Stati). I partiti che ne fanno parte devono avere ottenuto almeno il 3% dei voti validi negli Stati dove sono presenti. I partiti europei devono presentare ogni anno il proprio bilancio economico all'Autorità europea e devono avere una sede all'interno di uno degli Stati membri dell'Ue. In base alla maggioranza che si costruirà dopo il voto, con le alleanze trovate dai gruppi europarlamentari, si comporrà la futura Commissione Europea.

Partito Popolare Europeo

Con più parlamentari europei dai quali è composto, il Partito Popolare Europeo (PPE) è la famiglia più numerosa. Questa forza politica si posiziona stabilmente nel centrodestra moderato ed europeista. Fondato nel 1976 da partiti cristiano-democratici, ispiratisi all'azione degli statisti europeisti De Gasperi, Adenauer e Schuman, nel secondo dopoguerra, successivamente ha visto l'adesione anche di soggetti appartenenti all'area liberal-conservatrice. Tra i principi fondamentali promossi dal PPE ci sono il pluralismo democratico, l'economia sociale di mercato e la sostenibilità ambientale. Il Movimento Politico Cristiano Europeo (ECPM) si è aggregato a questo gruppo.

Sono sei i partiti italiani aderiscono al PPE: Forza Italia, il cui segretario Antonio Tajani è vicepresidente del partito, il Südtiroler Volkspartei, Alternativa Popolare, il Partito Autonomista Trentino Tirolese, Popolari per l'Italia e Unione di Centro. Oltre a Forza Italia, i principali partiti europei che lo costituiscono sono l'Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), il Partito Popolare spagnolo e il partito di centrodestra francese Les Républicains. Il presidente del PPE è il tedesco Manfred Weber, capogruppo dei popolari al Parlamento europeo. Fanno parte del PPE alcune figure di primo piano dell'Ue, tra cui la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen (ora ricandidata a tale incarico), e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

Partito Socialista Europeo

Il secondo movimento più rappresentato nel Parlamento europeo è il Partito Socialista Europeo (PSE). Nato nel 1992, esso riunisce "i partiti socialisti, socialdemocratici, laburisti e democratici" che promuovono i valori di "equità sociale, uguaglianza e benessere sociale", si legge nel loro statuto. I partiti italiani che hanno aderito al PSE sono il Partito Democratico (che fino al 2014 faceva parte solo del gruppo S&D al Parlamento europeo) e il Partito Socialista Italiano. Come iscritti a tale famiglia di centrosinistra anche il Partito Socialdemocratico di Germania (SPD) del cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.

Precursore del partito è stata la Confederazione dei Partiti Socialisti della Comunità Europea, fondata nel 1973. L'attuale presidente del PSE è lo svedese Stefan Löfven, mentre il segretario generale è l'italiano Giacomo Filibeck. Tra gli esponenti di primo piano del Partito Socialista Europeo troviamo anche l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, e il commissario per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, già presidente del Consiglio italiano. Il lussemburghese Nicolas Schmit è stato individuato come figura di candidato di presidente della Commissione Europea a nome di questo movimento internazionale.

I partiti del Gruppo Liberale

Sono due partiti i europei che hanno formato il gruppo di Renew Europe: l'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa (ALDE) e il Partito Democratico Europeo (PDE). Mentre l'ALDE rivendica una "visione liberale" della società europea, il PDE decide di porre al centro del suo programma i "valori condivisi di pace, libertà, solidarietà e istruzione". Tra i partiti italiani appartenenti alla famiglia di Renew troviamo Azione di Carlo Calenda, i Liberali Democratici Europei, +Europa e Radicali Italiani: tutti questi fanno parte dell'ALDE. Al contrario, Italia Viva di Matteo Renzi e L'Italia c'è, un partito fondato dall'ex deputato Gianfranco Librandi, sono membri del PDE. Del gruppo Renew Europe fa parte anche Renaissance, il partito del presidente francese Emmanuel Macron, che però non ha aderito al momento né all'ALDE né al PDE.

Identità e Democrazia

Tra i partiti più a destra per orientamento politico cìè sicuramente Identità e Democrazia (ID). Rappresentato in Italia dalla Lega di Matteo Salvini, ID ha tra i suoi principi fondanti "la sovranità degli Stati" in contrapposizione al trasferimento di competenze alle istituzioni europee, "la preservazione dell’identità dei popoli e delle nazioni d'Europa" e "la difesa delle libertà individuali". Riconducibile alle idee della destra radicale e anti-europeiste, il presidente di Identità e Democrazia si chiama Gerolf Annemans, eurodeputato del partito nazionalista fiammingo Vlaams Belang ("Interesse fiammingo"). Oltre al Carroccio, i due schieramenti principali di ID sono il Rassemblement National di Marine Le Pen e il partito dell'estrema destra tedesca Alternative für Deutschland (AfD) recentemente messo alla porta da questa famiglia europea.

Conservatori e Riformisti Europei

I Conservatori e Riformisti Europei (European Conservatives and Reformists Party – ECR) e il partito presieduto da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dell'Italia e leader di Fratelli d'Italia. Il movimento promuove "la libertà individuale, la sovranità nazionale, la democrazia parlamentare, la proprietà privata, la limitazione della sfera d'intervento dello Stato, il libero scambio, i valori familiari e il decentramento dei poteri". Fanno parte dell'ECR anche il partito di estrema destra spagnolo Vox e Diritto e Giustizia (Prawo i Sprawiedliwość – PiS), partito dell'ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Pur essendo entrambi due partiti di destra, tra ECR e ID ci sono alcune differenze, a partire dalla posizione sulla guerra in Ucraina, con il partito di Meloni ha più volte ribadito il suo netto sostegno all'Ucraina e che, in generale, nell'ultimo periodo sembra essersi attestato su posizioni più moderate.

Verdi/Alleanza Libera Europea

Il Partito Verde Europeo (European Green Party – EGP) e l'Alleanza Libera Europea (ALE) hanno dato vita a partire del 1999 a un gruppo unitario al Parlamento europeo: quello dei Verdi/ALE. Il primo movimento si basa "sui valori della responsabilità ambientale, della giustizia sociale, dell’inclusione, della diversità e della pace" e fanno parte Europa Verde e i Verdi dell'Alto Adige, mentre il principale componente è il partito tedesco Bündnis 90/Die Grünen (Alleanza 90/I Verdi). L'ALE invece è un partito che raggruppa le forze politiche regionaliste e autonomiste, e promuove "il diritto all'autodeterminazione democratica e sostiene le aspirazioni dei popoli di scegliere il proprio futuro politico", con particolare riferimento alle rivendicazioni indipendentiste e autonomiste. Tra le formazioni politiche italiane che hanno aderito ci sono l'Alliance Valdôtaine (della Valle d'Aosta), Patto per l'Autonomia (attivo in Friuli-Venezia Giulia) e il partito Süd-Tiroler Freiheit ("Libertà Sudtirolese").

Partito della Sinistra Europea

Su posizioni di sinistra radicale, infine, è collocato il Partito della Sinistra Europea. Questo movimento riunisce "i partiti democratici della sinistra alternativa e progressista in Europa che aspirano a una sostanziale trasformazione delle attuali relazioni sociali per realizzare una società pacifica e socialmente giusta". Il suo primo presidente è stato Fausto Bertinotti, dal 2004 al 2007.

Membro del gruppo della Sinistra (tradizionalmente noto con la sigla GUE-NGL), l'unico membro italiano è il Partito della Rifondazione Comunista, mentre Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni ha lo status di "osservatore": questo significa che, pur partecipando alle attività dell'organizzazione, non è membro a pieno titolo. Tra i partiti osservatori ci sono anche il movimento della sinistra radicale francese La France insoumise e SYRIZA, il partito dell'ex primo ministro della Grecia Alexīs Tsipras.

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