Post anti-Kyenge, primo leghista assolto

Forse sarà ricordato come il primo politico sfuggito alla dura legge del "guai a chi tocca la ministra"

Post anti-Kyenge, primo leghista assolto

Forse sarà ricordato come il primo politico sfuggito alla dura legge del «guai a chi tocca la Kyenge». Andrea Draghi, assessore comunale leghista a Montagnana con delega alla Cultura nonché consigliere provinciale di Padova, non sarà processato per diffamazione. Il pm ha trasmesso il fascicolo all'ufficio del giudice per le indagini preliminari con la richiesta di archiviazione. Draghi si è difeso spiegando di aver compiuto un gesto istintivo, ovvero aveva condiviso sulla propria bacheca di Facebook un post pubblicato da un altro utente del social network.

La fotografia in questione offendeva il ministro di colore mettendola in relazione con il famoso spot pubblicitario con protagonista un gorilla che dice «Dino dammi un crodino». Per dimostrare di non essere un razzista l'assessore ha portato davanti al magistrato gli atti compiuti a favore degli extracomunitari da assessore. E poi, le foto del battesimo del figlio con un sacerdote congolese.

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