Nuova polemica sterile e strumentale contro le forze dell'ordine. Tutto inizia con un video che mostra un agente della Polizia di Stato impegnato nello stand dell'Expo Training 2024 dedicato alle scuole. Il poliziotto, come sempre accade quando ci sono questo tipo di dimostrazioni, stava esponendo ai presenti le tecniche di utilizzo dello sfollagente da parte delle forze dell'ordine in un contesto di intervento. La dimostrazione è stata oggetto di critica da parte della sinistra, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare al governo.
A dichiararlo è stato Nicola Fratoianni, secondo il quale una classe di un liceo di Genova "ha avuto la possibilità di seguire una lezione su come si usa lo sfollagente su un manifestante o ha potuto ascoltare battute grottesche o peggio ancora sessiste, quale sia la missione educativa di tale iniziativa e di tali gesti". Irene Manzi, esponente del Pd: "Sarebbe molto grave se venisse confermato che in quegli stand - che dovrebbero essere dedicati ad attività formative e di orientamento - si sono praticate lezioni di manganello. Riteniamo che non vi sia nulla di formativo, orientativo e tanto meno educativo nella dimostrazione pratica della violenza".
Il video, che in sottofondo ha i commenti degli studenti alle spiegazioni dei poliziotti, ha iniziato a circolare sui profili dei collettivi rossi ed è stato ripreso anche dalla Federazione dei Giovani Comunisti, nel quale profilo sono stati lasciati commenti di tenore violento contro le forze dell'ordine. "Alla violenza si risponde con la violenza. Compagni é suonata l'ora del fucile". Si legge in un commento. "Poi dici che non faceva bene Stalin a uccidere questi soggetti", si legge ancora. Tutti commenti riferiti alle forze dell'ordine, fatte oggetto di derisione, insulti e minacce.
"Ancora una volta ci ritroviamo e ci dispiace, a dover sottolineare ad alcuni organi di stampa, che dare notizie false e incomplete, non rientra nella libertà di stampa ma significa voler veicolare l'informazione", ha dichiarato Pasquale Griesi, coordinatore nazionale dei reparti mobili del sindacato Fsp della Polizia di Stato. "Oltre alla partecipazione di grandi aziende, si parla anche di sicurezza. Già, oltre ad essere una missione, passione, fare il Poliziotto, sorpresa, rientra nella categoria lavoro da salvaguardare. Il lavoro del Reparto Mobile, messo sotto accusa per 'aver udito dei colpi', 'insegnavano la violenza', 'come usare il manganello' è frutto delirante di alcune frange estremiste anche molto giovani (appartenenti a centri sociali), che purtroppo abituati ad attaccarci con manici di piccone, pali della segnaletica stradale, bombe carta, fanno notare che in fiera si insegna la violenza", ha proseguito.
Se l'obiettivo, ha proseguito, "rimane l'ingresso nel mondo del lavoro, tra tante aziende presenti, non possiamo far altro che essere felici nel vedere la fila, voglio ricordare che la Polizia di Stato e i poliziotti rientrano nel più alto gradimento per gli italiani, che non fanno mai mancare il loro sostegno ai suoi uomini e donne". Griesi ha voluto sottolineare che dimostrazioni di questo tipo servono "per capire quanto sia duro e difficile il mantenimento dell'ordine pubblico, gli sforzi che richiede, non solo di dialettica e di risoluzione di problemi ma anche fisico". Tante le accuse prosegue il sindacalista, ma "nessuno ha scritto che i colleghi presenti hanno spiegato che prima di arrivare all'extrema ratio dell'uso della forza a mezzo scudo e sfollagente, vi sono numerose azioni di dialogo e soluzioni alternative, che terminano con l'utilizzo della forza dopo essere fallite, al fine di proteggere e garantire interessi superiori e altrui diritti".
Inoltre, ha spiegato Griesi, "nell'occasione vi erano dei 'cuscini' al posto degli scudi e dei 'bastoni morbidi' da addestramento non letali, ma è superfluo spiegare a chi faziosamente vuole attaccare e focalizzare il discorso sulla violenza". Se non cercassero la polemica, prosegue, "gli organi di stampa focalizzerebbero il loro interesse su 20.000 ragazzi e ragazze che anche grazie a Expo training partecipano ad ogni concorso pubblico per entrare a far parte della Polizia di Stato".
Giovani, ha aggiunto, "interessati alla sicurezza della Nazione che non fanno notizia contro poche centinaia che aggrediscono le forze dell'ordine con pali di ferro, manici di piccone e bombe carta.
Termino, sottolineando che queste dimostrazioni dovrebbero anche far pensare su quanto sia sproporzionato il mantenimento dell'ordine pubblico, mazza di piccone o palo segnaletica stradale contro uno sfollagente di gomma, bomba carta contro qualche fumogeno, regole precise a tutela del manifestante e rispetto della vita contro completa anarchia". Come dargli torto?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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