Il Pd nel caos più completo tra inutili liti sulle regole per votare alle primarie e surreali zuffe sul trucco di Alessia Morani. Uno spasso! Da piangere, invece, i sindaci dem che questa settimana hanno inanellato un'infinità di scivoloni: dall'ennesima stangata sui mezzi pubblici milanesi alle case in regalo agli immigrati che chiedono asilo al Comune di Roma, fino agli ultrà dell'accoglienza che, quando devono aprire i porti delle loro città, si scoprono più sovranisti di Matteo Salvini. E, dulcis in fundo, la solita Commissione europea che, dopo aver torchiato l'auto, ci si mette con la casa. A pagare, ovviamente, sono sempre i comuni cittadini.
Voto online o scheda tradizionale? Quasi un dubbio amletico. Almeno per Elly Schlein e compagni. Ore e ore di sherpa impiegati a trattare, a cercare un compromesso, ad accontentare tutti. Decine e decine di comunicati stampa e inutili dichiarazioni ai tiggì. Poi, alla fine, l'intesa: la partecipazione per via telematica sarà consentita solo in alcuni casi particolari. Eh già di questi tempi, con il caro energia, l'inflazione e la benzina alle stelle, sono questi i grandi problemi del Partito democratico: tutto l'impegno, l'hanno concentrato sulle regole di voto alle primarie. Anziché aprire un dibattito sulla fine di un'epoca segnata quasi soltanto da sconfitte, si sono accapigliati per giorni sul nulla. E proprio per questo non possono che meritarsi il terzo posto del podio di questa settimana. Va detto che è stato meno imbarazzante sentirli azzuffarsi sulla consultazione online che assistere all'assurda querelle sull'avvenenza della dem Alessia Morani. Bella è bella: su questo non ci piove. Ma davvero la sinistra sentiva il bisogno di litigare sulle foto che l'ex deputata posta sui social?
Povera Morani, saranno ben affari suoi! Tutta la nostra solidarietà. Al Nazareno sono davvero messi male. E dire che a Milano i dem non fanno di meglio... Anzi. Prima la batosta sull'Area B, poi l'ennesimo rincaro sui biglietti dei mezzi pubblici (il terzo in dieci anni di sinistra), e ora? L'ideona di imporre il limite dei 30 chilometri all'ora in città! Il sindaco Beppe Sala si becca il secondo posto della nostra classifica. Va detto che, a proposito di sindaci, in giro per l'Italia questa settimana ne abbiamo viste delle "belle". Nella Roma di Roberto Gualtieri, per esempio, le coppie di immigrati omosessuali (gay, lesbiche e trans che siano) potranno avere dal Comune case in pieno centro con wi-fi gratis e ascensore. Il classico buonismo rosso! Ma non lasciamoci incantare: in Emilia Romagna e Toscana gli ultrà dell'accoglienza non sembravano tanto felici di aprire i porti delle loro città alle Ong stracariche di clandestini.
E veniamo al primo posto del podio dei peggiori. Questa settimana troviamo la Commissione europea che, dopo aver strangolato gli automobilisti, si accanisce sui chi ha una casa di proprietà.
Adesso, infatti, a Bruxelles ci obbligano a ristrutturare (a caro prezzo) tutti gli appartamenti che intendiamo vendere o mettere in affitto. Lo chiamano "efficientamento energetico", ma altro non è che l'ennesimo salasso targato Unione europea. Il tutto condito della solita ideologia green.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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