La procura di Roma indaga sul complotto anti Cavaliere

I pm aprono un fascicolo sulle rivelazioni contenute nel libro dell'ex ministro Usa Geithner. A far partire l'inchiesta gli esposti di deputati azzurri

La procura di Roma indaga sul complotto anti Cavaliere

Sul «complotto» per far cadere l'ultimo governo Berlusconi adesso indaga la Procura di Roma. Tutto parte dalle denunce presentate nei giorni scorsi da alcuni parlamentari di Forza Italia, a cominciare da Micaela Biancofiore e Gabriella Giammanco, e dall'associazione Tribunale Dreyfus, sulle rivelazioni dell'ex ministro del Tesoro americano Timothy Geithner.
L'autore del libro Stress Test. Riflessioni sulla crisi finanziaria, appena pubblicato negli Stati Uniti, racconta che nella riunione del G-20 del 2011 alcuni «funzionari europei» chiesero agli Usa di aderire ad un piano per provocare la fine del governo guidato dal leader del centrodestra.

Per ora, l'indagine dei pm romani è senza ipotesi di reato e indagati. Ma i profili di rilievo penale indicati dal primo esposto riguardano «l'indipendenza dello Stato», «l'usurpazione di potere politico» e «l'attentato contro gli organi costituzionali dello Stato italiano». Si chiede ai pm, innanzitutto, di arrivare all' identificazione dei funzionari europei di cui parla l'autore del libro.

Anche per i firmatari dell'altra denuncia, l'avvocato Walter Biscotti ed il giornalista Arturo Diaconale, è «assolutamente necessario» arrivare ai soggetti che avrebbero avvicinato Geithner. Il Tribunale Dreyfus aggiunge all'elenco i reati di attentato contro i diritti politici del cittadino e violazione della norma che punisce le associazioni segrete. Soddisfatta per l'indagine, la Biancofiore commenta: «Evidentemente la procura ha ravvisato, come sostenuto nell'esposto, gli estremi penali relativi alle azioni dei cosiddetti officials, funzionari europei che volevano “macchiarsi del sangue di Berlusconi” e quindi degli italiani, aggiungo io. L'apertura delle indagini è un esempio di buona e corretta giustizia che spero arrivi ad individuare i colpevoli di un golpe bianco a danno di Berlusconi e del popolo italiano sovrano. L'apertura del procedimento penale della procura coinvolgerà oltre a Geithner, molto probabilmente anche i capi di Stato e di governo Ue». Per l'azzurra Daniela Santanchè non bisogna fermarsi di fronte a nessun Palazzo, per accertare la verità. «Mi auguro - dice- che adesso i giudici vadano avanti nell'indagine e abbiano il coraggio, se serve, di varcare anche il portone del Quirinale». E la Giammanco ricorda: «L'ingerenza di funzionari europei sull'ultimo governo Berlusconi, che ha incontrato la complicità di alcune figure di spicco del nostro panorama istituzionale, è un fatto denunciato non solo dall'exsegretario al Tesoro americano ma da innumerevoli e autorevoli fonti: dal Wall Street Journal a Zapatero, da Bini Smaghi a Friedman».

Nel libro di memorie Geithner scrive di un «complotto» europeo, in piena crisi del debito e della moneta unica, contro l'ex Cavaliere. Nell'autunno del 2011,quando lo spread superava quota 500, racconta, «alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti Fmi all'Italia, fino a quando non se ne fosse andato». Ma l'amministrazione Usa, secondo la ricostruzione di Geithner, respinse ogni coinvolgimento nell'eventuale iniziativa, puntando sul presidente della Bce Mario Draghi per salvare l'Eurozona.

«Parlammo al presidente Obama - si legge nel libro - di questo invito sorprendente, ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani”, io dissi».

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