Da Prodi a Vendola: gli omaggi a Berlusconi dai suoi "nemici"

Nonostante le profonde divisioni politiche, molti leader politici del passato e del presento non hanno voluto fare mancare il proprio cordoglio per la scomparsa del leader di Forza Italia

Da Prodi a Vendola: gli omaggi a Berlusconi dai suoi "nemici"
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Anche i grandi "nemici" politici storici di Silvio Berlusconi esprimono il proprio personale cordoglio per la morte del quattro presidente del Consiglio. Romano Prodi, suo concorrente diretto per due volte a Palazzo Chigi partecipa "al profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Lo ricordo come un leader politico che, nel suo lungo e intenso impegno pubblico, ha esercitato una grande influenza nella vita del nostro paese, incidendo non solo sulle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini". L'ex presidente della Commissione europea ricorda come "nel nostro lungo confronto politico abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto - ha aggiunto -. Porgo alla sua famiglia e a tutti i suoi cari le mie più profonde condoglianze".

Anche Massimo D'Alema, storico leader del Pds, è rimasto colpito e addolorato per "la scomparsa di Silvio Berlusconi. Vorrei innanzitutto esprimere ai suoi familiari, ai suoi amici e alla sua parte politica il cordoglio di chi, come me, lo ha contrastato sul piano della politica durante i trent'anni di storia della cosiddetta Seconda Repubblica - dichiara in una nota -. Non è ora il momento per una valutazione di carattere storico e politico, anche se è indiscutibile il contributo che Berlusconi ha dato alla edificazione di un nuovo sistema e alla creazione, in Italia, di una destra legata al sistema democratico europeo. Rimane il ricordo, sia pure nella durezza del conflitto, del suo tratto umano affabile e cordiale". Achille Occhetto, pur mantenendo un giudizio politico "molto contrario all'opera svolta", esprime pieno cordoglio alla sua famiglia: "Il nostro rapporto sul piano umano non è mai stato sgradevole". Piero Fassino, segretario dei Ds a inizio anni Duemila, confessa: "Ho molti ricordi di incontri, noi ci vedevamo ogni due mesi in modo riservato senza che nessuno sapesse nulla e senza che ci fosse nessuna pubblicità proprio per avere una possibilità di confronto franca, libera e sincera".

Parole calorose arrivano anche dall'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola: "Berlusconi è stato l'icona di un intero ciclo della storia italiana, un'icona della nostra società e forse anche delle sue malattie. Ma di fronte alla sua scomparsa, prevale la pietà umana, il rispetto per la persona e il cordoglio alla sua famiglia e al suo partito" Rimanendo sempre nel campo del centrosinistra, Giuseppe Conte ricorda Berlusconi come "un imprenditore e un politico che in ogni campo in cui si è cimentato ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro - sottolinea il presidente del Movimento 5 Stelle - e anche chi lo ha affrontato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il coraggio, la passione, la tenacia. In questo momento di profondo dolore tengo a far pervenire ai suoi cari e alla sua famiglia il sincero e rispettoso cordoglio mio e del M5s". Toccanti anche le parole di Antonio Ingroia, ex pubblico ministero che indagò in passato anche Berlusconi: "Quando si perde un avversario è come perdere un pezzo di sé. Gli feci due interrogatori importanti: il primo nel processo Dell'Utri e un secondo, più disteso, nel ruolo di testimone, e fu un incontro cordiale.

E poi - ha proseguito - una volta Berlusconi mi suggerì: 'Ingroia, penso che lei abbia la stoffa per fare il politico, lasci la magistratura e segua questa strada'. Mi mancherà? Sì - ha spiegato Ingroia - e credo che mancherà anche all'Italia".

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