Quando mezzo secolo fa si è presentato ai lettori in edicola si chiamava «il Giornale nuovo». E nel clima culturale e politico dell'Italia d'allora, sotto la guida di Indro Montanelli, ha rappresentato realmente una novità, offrendo pagine in cui riconoscersi a quell'ampia parte del Paese, moderata e silenziosa, estranea a tanti salotti e alle piazze. A distanza di decenni, il Giornale ha sempre continuato a tenere fede a quell'impegno; protagonista nel raccontare liberamente i fatti del mondo e la quotidianità di casa nostra, è riconosciuto come una vera bandiera dell'informazione nella storia italiana.
Il cinquantesimo compleanno è una ricorrenza importante e qualificante per una testata, una tappa che si può raggiungere solo rimanendo fedele ai lettori che, come diceva il fondatore, sono gli unici padroni di un giornale.Esprimo i miei più cari auguri di ancora tante affermazioni e le congratulazioni per il traguardo al direttore Sallusti e a tutti i giornalisti che fanno in modo che il Giornale sia nella nostra mazzetta ogni mattina.
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