"Evitare un uso disinvolto delle informazioni non verificate". Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, mette in guardia gli uffici dell'amministrazione pubblica e chiede di utilizzare la "massima attenzione e massima cautela" nell'utilizzo dei dati.
La preoccupazione di Giampaolino è che "i sofisticati, nuovi, strumenti di accertamento fiscale" come il redditometro portino a usare in maniera troppo leggera "informazioni disallineate e non verificate", che dunque non corrispondono alla realtà dei fatti.
Il richiamo è a una maggiore attenzione nei confronti dei contribuenti, che tenga conto del fatto che "la titolarità formale di oneri come servizi, canoni, utenze e locazioni non corrisponde a coloro che ne supportano effettivamente l’onere finanziario e gli uffici devono procedere con grande attenzione per adeguare la titolarità dei dati alla effettiva titolarità soggettiva".
Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate ha spiegato che il redditometro migliorerà l'analisi dell'infedeltà fiscale del contribuente.
Marco Di Capua, suo vice, ha sottolineato come "con la platea di spesa ampliata non c’è criminalizzazione della ricchezza" e che "quello che nteressa non è più perchè ho comprato o perchè ho speso ma che si sia speso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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